Case via della Martinica, Ostia: muffa, degrado, allagamenti [ct3
Municipio X: sopralluogo nella palazzina ATER di via della Martinica
Passare una giornata presso le case popolari di via della Martinica, nel X Municipio, fa respirare un’aria pesante, visto il degrado che colpisce lo stabile. Chiamati dalle segnalazioni degli inquilini che lo abitano, da subito vediamo quanto sia difficile la realtà quotidiana in questa zona.
Come si entra nel condominio ci si trova davanti a una situazione di degrado allarmante: il condominio, vede un totale abbandono delle istituzioni. Da 5 anni, come narrano le testimonianze degli abitanti, avvengono morti sospette dentro la zona. Tutto ciò succederebbe da quando l’ATER, che gestisce lo stabile, ha deciso di ristrutturare la balconata di una parte della struttura, con materiali che – sempre a parere degli inquilini – parrebbero essere sospetti. Dalle loro parole emerge che su 170 famiglie che alloggiano lì, ci sarebbero stati in questi anni oltre 40 casi di morti sospette per tumori e leucemie, e si aggiungerebbero, a questo risultato, la nascita, nella zona, di bambini con la presenza di malformazioni. Casi molto sospetti, che hanno spinto gli abitanti a chiedere delucidazioni su questi tragici avvenimenti alla stessa ATER. Come abbiamo potuto constatare anche noi, l’ATER non risponde adeguatamente per definire i materiali usati per questi lavori incriminati, e soprattutto a fare chiarezza su queste tragedie. Questa situazione s’aggrava anche per la mancanza di una presenza istituzionale, che si occupi concretamente della faccenda. Tanti politici si sono presentati dentro lo stabile per constatare le problematiche, ma hanno preferito limitarsi a fare false promesse, senza interventi concreti.
I problemi non finiscono qui, visto che gli abitanti si trovano a gestire la questione degli appartamenti invasi dall’acqua. Anche qui pare che la situazione sia dovuta alla scarsa qualità dei prodotti usati per ristrutturare la terrazza. L’idea di impermeabilizzarla si è dimostrata nefasta, portando solo altri problemi allo stabile, come l’acqua che invade gli appartamenti e allaga la stessa zona rendendola inagibile. Proprio il problema dagli appartamenti invasi dall’acqua, ha scatenato ulteriori criticità, come l’invasione della muffa negli alloggi, la comparsa di funghi sulle soffitte, e seri problemi di livello igienico e sanitario. L’ATER si sarebbe giustificata dicendo che questo fenomeno era figlio della condensa, senza però analizzare – a detta ancora una volta degli inquilini – la situazione seriamente. Il sindaco Marino, contattato dagli stessi abitanti sulla drammatica situazione, invece sembra non abbia mai risposto, abbandonando di fatto gli abitanti al loro destino. Un altro problema concreto è quello delle crepe, che si creano giornalmente da cinque anni, ossia da quando lavorarono sulla terrazza con il martello pneumatico per velocizzare i lavori, come raccontato in più testimonianze.
Da tutto ciò emerge una forte paura degli inquilini, che oramai non sanno più a chi rivolgersi, e che sono sempre maggiormente dubbiosi riguardo la sicurezza dentro la propria casa. Infatti lo stabile a detta di molti è divenuto invivibile, perché oltre all’evidente fatiscenza, anche il sapore dell’acqua dei rubinetti è pessimo, tanto da renderla imbevibile e costringere gli abitanti all’utilizzo delle bottiglie confezionate.
Queste persone chiedono con forza risposte riguardo la loro sicurezza dentro l’edificio, e chiarimenti sulle gravi morti sospette, che tendono ad aumentare senza sosta da cinque anni.