Caso Almasri, perché è il rovescio dello Stato di diritto
La vicenda del comandante libico presenta dei punti oscuri, ma indagare mezzo Governo è l’ennesimo uso politico della giustizia: che accrescerà il consenso per la Meloni e l’avversione per le toghe
![Najeem Osema Almasri Habish](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Najeem-Osema-Almasri-Habish-1024x576.jpg)
Najeem Osema Almasri Habish (immagine dalla pagina Facebook di Silere non possum)
Il caso Almasri, inteso come l’omonimo comandante libico notoriamente espulso dall’esecutivo italiano, è uno di quelli in cui nessuno può dire di avere completamente ragione. Purtuttavia, c’è indubbiamente qualcuno che ha più torto di altri: e paradossalmente – ma non sorprendentemente, visti i precedenti – indossa la toga.
![Najeem Osema Almasri Habish](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Najeem-Osema-Almasri-Habish-1024x576.jpg)
Il caso Almasri
È pacifico che la vicenda del generale Najeem Osema Almasri Habish presenti numerosi punti oscuri. Per esempio, ricostruisce l’ANSA, il capo della polizia giudiziaria di Tripoli era atterrato sul suolo europeo, a Londra, il 6 gennaio, dirigendosi quindi in Germania via Belgio. Solo il 18 gennaio, aggiunge Il Fatto Quotidiano, era giunto nel Belpaese, più precisamente a Torino.
In quella stessa data, la Corte Penale Internazionale emetteva contro di lui il mandato d’arresto per cui la polizia tricolore l’avrebbe catturato l’indomani. E già questa tempistica è quantomeno curiosa, considerando che il Nostro vagava sul suolo europeo già da dodici giorni.
![Sede della Corte Penale Internazionale a L’Aja](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2024/06/Sede-della-Corte-Penale-Internazionale-a-LAia.jpg)
Tuttavia, il cortocircuito più grave veniva innescato il 20 gennaio. Quando il Guardasigilli Carlo Nordio veniva informato dalla Questura sabauda, per interposta Procura Generale capitolina, dell’ormai avvenuta carcerazione, iniziando quindi la «valutazione del carteggio».
![Il Ministro della giustizia Carlo Nordio](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2024/05/Carlo-Nordio-Ministro-della-giustizia.jpg)
Il 21 gennaio, però, la Corte d’Appello di Roma ha disposto l’immediata liberazione del militare per vizio procedurale. Il fermo, infatti, non era stato «preceduto dalle interlocuzioni» tra il Tribunale de L’Aja e il Dicastero di via Arenula, detentore dei rapporti con la stessa CPI. La quale, tuttavia, ha specificato che la richiesta era stata «trasmessa attraverso i canali designati da ciascuno Stato», con tanto di «consultazione preventiva».
![Corte d’Appello di Roma](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Corte-dAppello-di-Roma.jpg)
Questa circostanza è stata confermata anche dal Ministro della Giustizia. Che però ha precisato come il provvedimento fosse «un pasticcio frettoloso» contenente «gravissime anomalie», e pertanto andasse considerato «nullo».
![Sede del Ministero della Giustizia a Roma](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Sede-del-Ministero-della-Giustizia-a-Roma.jpg)
Sempre il 21 gennaio, il titolare del Viminale Matteo Piantedosi ha dunque firmato un decreto urgente d’espulsione, alla luce della «pericolosità del soggetto» in questione. Che quindi, conclude il Corsera, è stato rimpatriato con un aereo dei servizi segreti: una prassi abituale che forse, però, si poteva evitare per motivi di opportunità.
Il rovescio dello Stato di diritto
Una settimana dopo, il Premier Giorgia Meloni ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia, insieme ai Ministri sopracitati e al sottosegretario Alfredo Mantovano. L’inchiesta, per favoreggiamento e peculato, era stata avviata, in seguito a un esposto dell’avvocato Luigi Li Gotti, dal Procuratore di Roma Francesco Lo Voi. Lo stesso che, quando ricopriva la medesima carica a Palermo, aveva intentato il fallimentare processo Open Arms contro l’ex Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.
Si è detto che l’apertura dell’indagine fosse un atto dovuto, ma in realtà i Pm hanno sempre un margine di discrezionalità. Anche perché un Governo rischierebbe la paralisi se chiunque potesse svegliarsi al mattino e denunciarne gli esponenti. Come peraltro, per il medesimo episodio, ha fatto pure il migrante sudsudanese Lam Magok Biel Ruei, presentatosi come «vittima e testimone» delle atrocità di Almasri.
![Lam Magok Biel Ruei, caso Almasri](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Lam-Magok-Biel-Ruei.jpg)
Piazzale Clodio avrebbe potuto accompagnare il fascicolo con un suggerimento di archiviazione per manifesta infondatezza della fattispecie contestata, ma non lo ha fatto. E si fatica a trovare una ragione valida per questo “gran rifiuto”, se non si ammette che siamo di fronte all’ennesimo (ab)uso politico della giustizia. Ovvero, la pretesa dei giudici di sentenziare sulle azioni chigiane, facendo strame del principio montesquieuiano della separazione dei poteri.
![Francesco Lo Voi](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Francesco-Lo-Voi.jpg)
Questa mossa, liquidata da Carlo Calenda come «surreale», rappresenta il rovescio dello Stato di diritto, ed è estremamente probabile che si ritorcerà contro i suoi autori. Se, cioè, l’obiettivo era accrescere il consenso della maggioranza FdI-Lega-FdI e l’avversione per una magistratura da tempo in crisi nera di credibilità, missione compiuta.
![Giorgia Meloni irritata](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2024/07/Giorgia-Meloni-irritata.jpg)
![Matteo Piantedosi](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2023/10/Matteo-Piantedosi.jpg)
![Alfredo Mantovano, caso Almasri](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Alfredo-Mantovano.jpg)
![Luigi Li Gotti, caso Almasri](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2025/02/Luigi-Li-Gotti.jpg)
![Matteo Salvini e la nave Open Arms](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2024/10/Matteo-Salvini-e-la-nave-Open-Arms.jpg)
![Ritratto di Charles de Secondat, Barone di Montesquieu](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2024/03/Ritratto-di-Charles-de-Secondat-Barone-di-Montesquieu.jpg)