Cassia, in manette “Cavallo Arabo” dopo tre mesi di indagini
Grazie a degli appostamenti la Polizia ha individuato i tre uomini che rifornivano di hashish e marijuana i giovani
L’idaginne ha avuto inizio nel dicembre scorso, quando gli agenti della Polizia di Stato hanno avuto il sentore di una fiorente attività di spaccio messa in atto da tre pusher, diventati il punto di riferimento di molti giovani abitanti in zona Cassia per rifornirsi di hashish e marijuana.
Da lì era partita una lunga e complessa attività fatta di indagini ed appostamenti da parte degli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo, diretti dalla dott.ssa Cristina Petrella. Proprio grazie a questo continuo monitoraggio effettuato nella zona, nel mese di febbraio è stato individuato il primo dei tre spacciatori.
Un 30enne dominicano, è stato infatti notato in atteggiamento sospetto nei pressi di via Carlo Pirzio Biroli e fermato per un controllo. In suo possesso sono stati rinvenuti circa 15 grammi di marijuana, 4 grammi di hashish oltre ad una somma di danaro probabile provento dell’attività di spaccio. Giunti a lui, proseguendo nelle indagini gli investigatori sono riusciti a risalire ad un secondo pusher, un romano di 23 anni ed al capo dell’organizzazione, A.A., 28enne conosciuto come “cavallo arabo”.
Una volta individuate le abitazioni utilizzate per nascondere la droga, sono scattate le perquisizioni. All’interno di un monolocale sono stati rinvenuti e sequestrati 119 grammi di marijuana suddivisa in tre involucri, una cospicua somma di danaro contante ed un coltello con la punta ancora intrisa di sostanza stupefacente, usato per la preparazione delle dosi. Nella seconda abitazione invece sono stati rinvenuti e sequestrati 100 grammi di hashish suddivisi in più involucri, nonché un bilancino di precisione.
L’operazione, dopo oltre tre mesi di indagini, si è così conclusa con l’arresto di A.A. e la denuncia degli altri due “soci”, tutti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.