Catartica dei Marlene Kuntz è il disco della quaranena di oggi
Faccio conoscenza coi Marlene Kuntz e Catartica un pomeriggio della primavera del 1994, su Videomusic dove va in onda “Segnali di fumo”
I Dischi della quarantena oggi trattano dell’esordio dei Marlene Kuntz, Catartica. Faccio conoscenza coi Marlene Kuntz un pomeriggio della primavera del 1994. Mi sintonizzo nel primo pomeriggio su Videomusic dove va in onda “Segnali di fumo” trasmissione musicale che tanto ha fatto per sdoganare molti gruppi di area alternativa negli anni ’90. In questa puntata ospite Giovanni Lindo Ferretti dei C.S.I. accompagnato da 3 nuove band che hanno appena inciso per la neonata CPI, etichetta messa su da Feretti stesso e Gianni Maroccolo. I nomi delle band sono Disciplinatha, Yo Yo Mundi e appunto Marlene Kuntz. Oltre alle presentazioni di prammatica i gruppi si esibiscono anche in dei mini-live. Dall’approccio decisamente Sonicyouthiano i Marlene sono quelli che mi impressionano di più. Tant’è che il venerdì successivo alla messa in onda della trasmissione me li vado a vedere dal vivo.
Marlene Kuntz in concerto con Catartica
L’evento è un concerto di presentazione al roof garden del Palazzo delle Esposizioni che segue lo stesso schema della trasmissione televisiva. Le tre band si esibiscono in mini set di mezz’ora e di nuovo i Marlene sono quelli che colpiscono di più. Anche il numeroso pubblico accorso nella non proprio stabile location del roof garden, che per la cronaca cedette qualche tempo dopo con la successiva chiusura del Palaexpo per molti anni. Il successo è tale che a fine concerto al banchetto del merchandising, rispetto a Disciplinatha e Yo Yo Mundi, i Marlene Kuntz vendettero quasi tutto ciò che avevano da vendere, cosa che non mi impedì però di prendere l’ultima cassetta in mostra sul banchetto. Buon segno.
L’intuito di Ferretti e Maroccolo
I primi ascolti del lavoro mi fanno capire che Ferretti e Maroccolo c’avevano visto lungo e che i ragazzi avevano delle buone carte da giocarsi, in primis Nuotando nell’aria, summa del loro stile che esalta rabbia e melodia con la trama sonora che sfocia in un crescendo finale ad altissimo contenuto emozionale, ma anche le rabbiose Festa mesta e Merry X-mas, gli intrecci chitarristici furiosi di Sonica o quelli più quieti di Trasudamerica, le malinconiche Canzone di domani e Lieve. La stessa Lieve sarà poi ripresa dai C.S.I. nel loro disco acustico e grazie a questa “pubblicità indiretta” fornirà ai Marlene Kuntz il trampolino di lancio definitivo nel panorama rock alternativo italiano degli anni ’90.
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