Chef e Ristoranti: 15 domande per Alessandro Cozzolino – Firenze
Chef Alessandro Cozzolino è nato a Caserta e, come molti italiani, le sue influenze culinarie e i primi ricordi in cucina vengono da sua madre e dalla nonna
Chef Alessandro Cozzolino è nato a Caserta (Ce) il 16 Dicembre 1989. Come molti italiani, le sue influenze culinarie e i primi ricordi in cucina vengono da sua madre e da sua nonna che osservava cucinare da bambino. Da loro ha imparato il rispetto per gli ingredienti e i prodotti della terra e il cucinare come atto d’amore nei confronti della famiglia e gli amici.
Dopo il diploma alla scuola alberghiera nel 2007, Alessandro ha intrapreso la sua carriera in numerose cucine in Italia e in Europa per poi trasferirsi nel 2015 a Hong Kong e diventare lo Chef de Cuisine del Grissini al Grand Hyatt Hotel a soli 25 anni.
Nel 2019 è tornato in Italia per unirsi al Villa San Michele, A Belmond Hotel, Firenze e diventare l’executive chef del leggendario hotel. Con più di 15 anni di esperienza, Alessandro porta autenticità e conoscenza al Villa San Michele. I menu a la Loggia, il ristorante fine dining della proprietà, reinterpretano i ricordi di infanzia e le esperienze internazionali dello chef con una spiccata creatività e passione. Conosciamolo meglio.
1) Genere musicale preferito?
Dipende dal molto dal mio mood, ci sono momenti in cui il blues e il jazz mi danno la carica. Momenti in cui mi emoziona il Gospel. Mi piace molto anche il funk, il reggaeton e il rap, anche quello italiano.
2) Squadra del cuore?
Napoli calcio.
3) Cosa le piace mangiare?
Spaghetti con le vongole tutta la vita, con una leggera grattugiata di scorza di limone d’Amalfi.
4) Quale personaggio, maschile o femminile, inviterebbe a cena e perché?
Se italiano, inviterei volentieri Paolo Sorrentino per I suoi infiniti punti di vista sulla vita.
5) Vino bianco o rosso?
Anche qui dipende dai momenti, ci sono occasioni in cui una buona bolla mi può sedurre impeccabilmente.
6) Cosa fa nel tempo libero?
Purtroppo non ho tanto tempo libero, ma quando riesco a ritagliarmi del tempo, amo allenarmi, uscire con gli amici e cenare in ristoranti o comunque locali che hanno un’identità che mi faccia incuriosire.
Polvere di Stelle
7) Un collega dal quale ruberebbe una qualità che le manca?
C’è un collega che non lavora in Belmond e che non mi va di citare. Ecco, da lui mi piacerebbe rubare un pochino della sua illimitata fierezza. Mi piacerebbe essere un pochino più orgoglioso di me stesso.
8) Nel modo di vestire quotidiano, meglio elegante o casual?
Bella domanda per un cuoco, visto che sono sempre in giacca da chef e grembiule. Posso dirvi che nel tempo libero mi piace vestire elegante la sera e casual al mattino.
L’AntipastA
9) Il piatto nel quale si sente imbattibile?
Non mi sento imbattibile in nulla ma ho un’ identità con il mio gusto personale e credo nella mia idea di cucina e in quello che faccio.
10) Un suo pregio e un difetto in cucina e nella vita?
Pregio: sono molto puntiglioso e questo mi permette di limitare I miei errori sia in cucina che nella vita.
Difetto: non riesco a chiudere un occhio sulle cose e per questo ci resto molto male quando qualcuno fa qualcosa che non va o non si impegna abbastanza per evitare di fare errori.
MAREmma
11) Se fosse un personaggio storico sarebbe?
Mi sarebbe piaciuto avere il pensiero filosofico di Aristotele.
Fior di Lunigiana
12) Una qualità imprescindibile nel suo lavoro?
Un punto di forza potrebbe essere la mia capacità gestionale della cucina in termini di costi, ricavi e soprattutto nella guida del team con tanti caratteri e background diversi da gestire.
13) Se non avesse fatto questo lavoro cosa avrebbe fatto?
Mi sarebbe piaciuto studiare cinema.
14) Cosa assolutamente non deve fare un cliente?
Essere maleducato e trattare il team in maniera aggressiva.
15) Cosa la fa più sorridere, cosa più arrabbiare?
Mi fa sorridere e mi far stare bene il gioco di squadra, mi fa arrabbiare la mancanza di rispetto.
Eccolo Alessandro Cozzolino e se volete provare la sua cucina lo trovate qui.