Chi l’avrebbe mai detto che nel Lazio vi è il BORGO DEI BAMBOCCIONI | Qui c’è chi resta coi genitori fino a 50 anni

Borgo romano - Fonte Instagram @discover.lazio - Romait.it
Esiste un borgo con una caratteristica insolita nei pressi della capitale italiana. In realtà nasconde un segreto inimmaginabile.
Chi non ha mai utilizzato, almeno per una volta, il termine “bamboccio”? In alcuni casi fa riferimento a un adulto che vive ancora con i genitori per una serie di motivazioni (in alternativa vengono chiamati “mammoni”). In altri, invece, fa riferimento a un atteggiamento sciocco e privo di spessore o a una persona goffa e ingenua.
Non tutti sanno che il pittore olandese Peter Van Laer era noto come “il bamboccio”. Il motivo? Quando soggiornò a Roma non passò inosservato per il suo viso tondo e colorito per via della sua costante presenza nelle osterie. Non a caso i suoi seguaci erano chiamati bamboccianti.
Probabilmente non ne sarai a conoscenza, ma nel Lazio ci sono le cosiddette Grotte dei Bambocci che vale la pena visitare. Essendo poco distante dalla capitale Romana, potresti organizzare qualche weekend per recarti nel luogo dove si trovano e vengono custodite con cura.
Si tratta di un comune di 866 abitanti della provincia di Frosinone e sorge su un rilievo dei Monti Ernici. Secondo la leggenda in questo luogo il precursore della scienza erboristica, il personaggio della mitologia greca Chirone aveva il suo orto. Andiamo a scoprire di quale si tratta.
La Grotta dei Bambocci si trova a pochi passi da Roma
Le origini del nome potrebbero risalire alla presenza dei gatti selvatici, ovvero i gattopardi (lo stemma comunale è caratterizzato da un felino che vuole dissetarsi con l’acqua di un torrente). C’è anche un’altra spiegazione che riguarda il nome di un comandante di una colonia dei Goti. Di recente poi lo studioso Giuseppe Capone ha sostenuto che il nome deriverebbe da “pardes” (parco o giardino).
Il territorio fu popolato dagli Ernici, i quali costruirono degli edifici di cui oggi si possono ammirare i resti. Scelsero di stanziarsi lì per via della presenza del fiume che garantiva dell’acqua abbondante. Nel Medioevo diventò un possedimento dei Colonna e furono costruiti dei maestosi castelli.
Un comune ricco di storia e bellezze naturali
Stiamo parlando di Collepardo e le Grotte dei Bambocci sono il frutto dei fenomeni carsici presenti nel comune legati all’erosione sotterranea del suolo per via del passaggio dell’acqua. In realtà non tutti sanno che il nome cambiò in Grotte il Regina Margherita in onore della sovrana che nel 1904 si recò in questo posto.
Ci sono numerose stalattiti le cui forme richiamano l’aspetto di bambole e pupazzi (appunto bambocci). Al loro interno sono stati rinvenuti resti di fauna e scheletri umani che risalgono all’età di bronzo. Un vero gioiello sia da un punto di vista paesaggistico che storico!