Cibi che fanno bene, pregiudizi e vantaggi delle uova e del latte
Girano ancora molte dicerie false sulle uova e sul latte, sfatiamo qualche mito alimentare
Girano ancora molte dicerie false sulle uova e sul latte, sfatiamo qualche mito alimentare.
Latte e uova, miti alimentari da sfatare
Se c’è un cibo di cui si dice tutto e il contrario di tutto sono le uova. Infatti, se da un lato sono tra gli alimenti più comuni e diffusi al mondo, dall’altro rappresentano per molti, soprattutto per chi sta seguendo una dieta dimagrante, un vero e proprio tabù perché sono viste come una temibile fonte di grassi e colesterolo.
Per anni i medici per primi hanno insistito con la necessità di limitare i cibi ricchi in colesterolo e le uova sono state incluse nella lista. Così un numero enorme di persone si è privato di un alimento nutriente e poco costoso.
Oggi sappiamo quanto importante sia un apporto corretto di grassi e proprio per questo le uova meritano di essere riabilitate come cibo che apporta nutrienti fondamentali per il nostro organismo.
Nell’uovo c’è tutto!
L’uovo è fonte di molti nutrienti. Contiene vitamina A, B1, B5, B12, B2, E, selenio e folati oltre a discrete quantità di vitamina D, fosforo, vitamina K, vitamina B6, calcio e zinco. Selenio, vitamina A ed E sono antiossidanti, vitamina B2, B12 e acido pantotenico servono a mantenere regolare il metabolismo e vitamina E e fosforo proteggono le cellule da stress ossidativo e invecchiamento dei tessuti. Il tuorlo, oltre ad essere ricco di vitamina E, contiene la colina, un amminoacido indispensabile alle membrane cellulari che aiuta la trasmissione degli impulsi nervosi e stimola lo sviluppo e la funzione cerebrale oltre al miglioramento della memoria.
Il tuorlo è inoltre ottimo per la vista: ricco di carotenoidi, tra cui la luteina e la zeaxantina che sono composti che aiutano a contrastare alcuni dei processi degenerativi che possono colpire gli occhi, come la cataratta e la degenerazione maculare. Le uova contengono anche la vitamina A, che contribuisce al benessere degli occhi. Le uova sono anche alleate della forma fisica: prive di zuccheri e ricche di proteine, che hanno un grande potere saziante e di alto appagamento.
E proprio per la sensazione di sazietà che danno, le uova sono un alimento molto utile in diete equilibrate o orientate alla perdita di peso, anche se bisogna ricordare che vanno consumate sempre nella misura corretta e senza esagerazioni per il loro elevato contenuto in colesterolo. Per il suo grande valore nutritivo l’uovo è anche un’ottima fonte di energie per le attività quotidiane e soprattutto per gli sportivi.
Quante uova si possono mangiare
Se si segue una nutrizione corretta, sicuramente fino a un uovo al giorno non determina conseguenze. In tanti mangiano uova a colazione, volendo passare dalla tradizionale colazione dolce a quella salata altamente proteica.
Il colesterolo di norma è l’imputato numero uno: tutti pensano che il tuorlo ne contenga molto. Però il colesterolo è strano: se lo introduci nella dieta, l’organismo si adatta a produrne di meno. Criminalizzare i grassi e in particolare il colesterolo è sbagliato.
È una molecola fondamentale nella produzione di ormoni come gli estrogeni, il cortisolo e il testosterone, importanti, a vari livelli, per alcune funzioni essenziali del nostro organismo. È presente e rinforza la membrana cellulare. Dal momento che il fegato lo produce naturalmente, a cambiare è la fonte di approvvigionamento.
Occorre tenere presente che l’albume va cotto bene per disattivare una proteina detta avidina che riduce l’assorbimento di alcune vitamine come la biotina.
Il tuorlo invece va cotto poco perché ricco di acidi grassi sensibili alla temperatura.
E a proposito di grassi va infine ricordato che, come per ogni alimento di origine animale, la composizione dipende dalla tipologia di nutrizione offerta agli animali in allevamento.
In sostanza privarsi di un alimento così nutriente, non sembra una buonissima idea, visto e considerato che apporta tanti benefici.
Il latte e i suoi derivati sono fondamentali, ma solo per i più piccoli?
Un altro elemento molto contraddittorio e sempre presente nell’alimentazione quotidiana è il latte, che nonostante nei soggetti predisposti possa dare vita a intolleranze, è considerato estremamente benefico sotto molti aspetti, come il mantenimento delle ossa sane ma non solo.
A renderlo particolarmente indicato per preservare la salute degli occhi è soprattutto la vitamina A contenuta in grande quantità, che oltre ad essere responsabile di molti altri eventi positivi, aiuta a rafforzare la congiuntiva, la membrana che copre l’interno della palpebra e il bulbo oculare. Come se non bastasse questa vitamina aiuta anche a combattere la fotofobia o l’intolleranza alla luce.
Che rapporto c’è tra assumere latte o latticini e i tumori?
La letteratura scientifica è ricca di studi che analizzano il legame tra consumo di latte e latticini e il rischio di sviluppare un cancro, e anche di analisi che prendono in considerazione i dati di più studi sulla stessa patologia (le cosiddette metanalisi) per dare maggior autorevolezza ai risultati delle singole ricerche e fare in un certo senso il punto della situazione. È stata pubblicata sulla rivista BMJ Open una panoramica delle revisioni sul tema, nella quale gli autori giungono alla conclusione che la qualità di questi lavori non è ancora sufficiente: servono studi di alta qualità e condotti secondo protocolli specifici per poter davvero caratterizzare la relazione tra latticini e cancro.
Una revisione della letteratura pubblicata su Scientific Report nel 2016 non è riuscita a identificare alcuna associazione significativa tra consumo di latticini e rischio di tumore del polmone, mentre uno studio più recente i cui risultati sono stati pubblicati su Jama Oncology suggerisce che lo yogurt potrebbe proteggere dal rischio di sviluppare questo tipo di cancro, soprattutto per opera dei prebiotici e probiotici in esso contenuti.
Perché c’è tanta incertezza negli studi sul latte?
Il fatto che ancora non si sia giunti a una conclusione definitiva sul legame tra consumo di latticini e rischio oncologico è che, come succede ogni volta che si cerca di valutare l’impatto di un alimento sulla salute, ci sono tanti fattori confondenti. Uno di questi è senza dubbio la difficoltà di determinare con esattezza il livello di consumo di un determinato alimento all’interno di una dieta complessa. Inoltre, come spiegano gli esperti, molti degli studi sul tema prendono in considerazione l’effetto globale del consumo di “latte e latticini”, pur essendo chiaro che tale effetto può essere completamente diverso se si parla di yogurt, formaggio stagionato, latte eccetera.
Molti degli studi oggi disponibili sono stati condotti in Paesi occidentali, dove il consumo di latte e derivati è abbondante, tralasciando tutta quella parte di mondo come gran parte dell’Asia, dove invece tali alimenti non fanno parte della alimentazione quotidiana. La considerazione finale è di non fasciarsi la testa prima di essersela rotta e continuare a consumare, con moderazione, latte e latticini verificando che si tratti il più possibile di prodotti non processati con additivi e conservanti, ma freschi o stagionati, il più possibile seguendo le indicazioni della tradizione della nostra gastronomia.