Cibi da evitare: le combinazioni alimentari che fanno la guerra nello stomaco
Ci sono alimenti con sostanze verso le quali nutro sospetti di poca salubrità. Cercherò di farmi aiutare da medici nutrizionisti e biologi, per sapere se sono pericolosi
Ci sono prodotti alimentari che contengono sostanze verso le quali nutro sospetti di poca salubrità. Per motivi diversi. Evito di consumarli. Non posso dire che sicuramente siano dannosi ma ho dei sospetti. Cercherò quindi di farmi aiutare da medici nutrizionisti e biologi, per sapere se sono pericolosi.
Secondo gli esperti inglesi dell’Institute of Food Research (LFR) di Norwich, Gran Bretagna, una dieta che associa determinati cibi in una stessa portata li rende fino a 13 volte più efficaci nel prevenire i tumori, rispetto a quelli mangiati da soli. D’altra parte se invece non indoviniamo gli abbinamenti le cose si complicano per la nostra salute.
Matrimoni a tavola: gli abbinamenti di cibi
Ci sono alimenti che combinati con altri, durante i pasti, possono causare problemi di salute. Possono compromettere la nostra digestione e annullare ogni eventuale beneficio ci aspettassimo da loro. Sono gli abbinamenti sbagliati, un po’ come i matrimoni che sarebbe stato meglio evitare.
Se vogliamo aiutare la nostra digestione è molto importante fare dei pasti equilibrati, sani e digeribili. A questo proposito bisogna sfatare alcune consuetudini alimentari che mettono nello stesso piatto nutrienti che sarebbe meglio non abbinare.
Nel comporre piatti e pietanze è opportuno tener presente alcune regole di base, come per esempio quella di non associare nello stesso piatto proteine di differente origine o carboidrati e proteine insieme.
Se si scelgono combinazioni sbagliate l’effetto immediato sarà una cattiva digestione, con relativa pancia gonfia. Invece quando si abbinano correttamente i piatti, si riuscirà ad ottenere il massimo risultato nella digestione e nell’assorbimento dei nutrienti.
Pomodori e fior di latte: un matrimonio che non si può fare
Facciamo qualche esempio per capirci. La caprese, il fior di latte vaccino con i pomodori. Un classico dell’estate. Per restare leggeri no?
Beh è tutto il contrario. È assolutamente controproducente abbinare proteine di origine animale, come quelle del fior di latte (“mozzarella” si chiama solo quella di bufala) ai pomodori, che appartengono a quei vegetali che andrebbero mangiati distanti dai pasti per scongiurare fastidiosi gonfiori addominali.
Dal punto di vista nutrizionale non sarebbe un abbinamento da sconsigliare. Per assurdo il pomodoro, ricco di licopene, è consigliato come prevenzione del tumore alla prostata per gli uomini mentre i latticini sono l’esatto contrario, i peggiori nemici della prostata e una delle cause della sua infiammazione e dei possibili tumori. I latticini sarebbe meglio mangiarli coi i fagiolini o con una insalata.
Uova e bacon, un altro disastro
A tutti piace la carbonara no? È una delle paste di maggior successo mondiale. Agli americani piace fare colazione con uova e bacon? Eppure abbinare uova e pancetta (il guanciale è lo stesso evidentemente) è nocivo per la digestione. Quindi gli americani cominciano male la mattina con la colazione, noi proseguiamo male con il primo. I piatti troppo ricchi di proteine provocano pesantezza e gonfiore.
Secondo Alessandro Rivale, fondatore del sito Curarsi al Naturale, invece “Sebbene non faccia parte della tradizione culinaria mediterranea e soprattutto italiana, non solo non esistono controindicazioni al mangiare uova e bacon a colazione, ma è addirittura consigliato, così da assumere già a inizio giornata una grande quantità di nutrienti. Ancora meglio se le uova vengono consumate insieme con del pane, così da fornire un apporto equilibrato tra proteine, grassi e carboidrati.” (Curarsi al Naturale – 8.8.2022)
Su La Cucina Italiana (18.10.2017) sono di tutt’altro avviso. La colazione stile yankee è un tripudio di zuccheri, pane confezionato, carni processate ricche di grassi come bacon e salsicce, uova fritte. Troppo. A parte quindi il fatto che vi siano tante proteine e di prima mattina potrebbe essere cosa corretta, queste proteine rischiano di diventare, giorno dopo giorno, un problema per le arterie. Consigliano quindi di sostituire alcuni ingredienti americani come i muffin e i toast con pane integrale e formaggi stagionati, evitando del tutto sia pancetta che salumi. Se le uova si cuociono leggermente, lasciando il tuorlo morbido, diventano più digeribili. I pancakes si possono fare in casa, magari con l’avena e si possono servire col miele o con sciroppo d’acero naturale. Il burro di arachidi invece lo eviterei del tutto visto che è uno dei massimi responsabili dell’obesità degli americani. Ne esiste uno a base di sole arachidi, senza zuccheri e grassi aggiunti, se proprio non vi si vuole rinunciare. Ma una volta tolto il dolce dubito che si continuerebbe a consumarlo. Tantomeno dovreste pensare di sostituirlo con creme italiane di finto cioccolato. Per il 50% sono solo zuccheri.
Spaghetti with meat balls: un fracasso!
Tipica della cucina italiana, inventata dai nostri emigrati in America, nei primi anni del ‘900, pasta e polpette mette insieme proteine animali e carboidrati: una coppia però che andrebbe evitata perché potrebbe causare gonfiori addominali.
Non cambia molto se invece delle polpette condiamo la salsa col ragù. Giusto? Sempre carboidrati con carne abbiamo. Ecco perché quando andavo da mia nonna la domenica, a mangiare i tortelli maremmani (pasta), ripieni di spinaci e ricotta, e conditi con un ragù a base di macinato di manzo e pomodori con odori e vegetali nel soffritto, il risultato era una persistente sonnolenza fino a sera.
Abcsalute.it nel suo “Forum medico” sconsiglia “questo abbinamento perché quando grandi quantità di carboidrati e proteine vengono mischiati nello stesso pasto, in fase di digestione si viene a creare un ambiente troppo acido per la riduzione degli amidi e troppo poco acido per una corretta digestione delle proteine.”
L’ideale? 50gr di prosciutto e ½ kg di melone!
Fresco e appetitoso è un piatto che si mangia spesso d’estate: prosciutto e melone! Cosa potrebbe mai avere di sbagliato questo classico abbinamento? Molti nutrizionisti concordano nell’affermare che la frutta bisognerebbe mangiarla solo come spuntino tra un pasto e un altro, mentre se viene mangiata dopo o durante i pasti potrebbe fermentare e ritardare la digestione, provocando gonfiori addominali.
Per Simona Santini, biologa nutrizionista, sul suo omonimo sito on line (in data 7.6.2022) l’abbinamento tra prosciutto e melone “Non è tanto un problema di calorie quanto di sodio e potassio.” D’estate specialmente dovremmo assumere molto potassio e meno sodio, in un rapporto di 2 a 1. “Il potassio è responsabile del corretto funzionamento delle cellule, della funzionalità di nervi e muscoli, regolarizza il ritmo cardiaco e la pressione arteriosa e favorisce l’eliminazione del sodio. La quantità eccessiva di sale contenuta nel prosciutto, annulla i benefici del potassio contenuto nel melone! Per avere un apporto di potassio pari al doppio di quella di sodio, ma soprattutto per evitare di eccedere con il consumo di sale, dovremmo mangiare una porzione di 50 gr di prosciutto accompagnata da più 1/2 Kilo di melone!”
In alternativa si può sostituire il prosciutto crudo con dell’affettato di manzo, un roastbeef, decisamente meno salato.
Banana e latte, incomprensione caratteriale
Niente di più consueto e buono del frullato di latte e banana. Non è però una coppia perfetta. Se assumiamo questi due alimenti insieme, costringiamo il nostro corpo a subire l’effetto acido della combinazione tra calcio e potassio, che si incrementa se latte e banane vengono mangiate a stomaco vuoto. Ne deriva una sensazione di pesantezza, acidità e nausea.
Meglio mangiare gli alimenti separatamente e in pasti diversi, ad esempio una tazza di latte a colazione e una banana come spuntino di metà pomeriggio. Un’alternativa è tagliare pezzetti di banana da mettere nello yogurt. Ho provato a fare un misto tra banana, miele e ricotta di latte vaccino. La ricotta andrebbe presa più in considerazione, non dovrebbe contenere la caseina, se non in piccole quantità, e non dovrebbe avere le stesse controindicazioni del latte.
Anche per l’alimentazione dei bambini latte e banana insieme sono vietati. Più facile per loro, durante l’inizio dello svezzamento, digerire una pappetta di mela. (calcionewsweb.it 7.5.2020)
Pomodori e cetrioli: è guerra! Anche tra esperti.
Una delle insalate che prepariamo più spesso, soprattutto durante il periodo estivo è a base di cetrioli e pomodoro. Sono due ottimi alimenti, presi separatamente, ma si fanno la guerra quando sono abbinati. Il pomodoro è ricco di vitamina C e il cetriolo contiene un enzima che interferisce con l’assorbimento di questa vitamina. Inoltre, meglio evitare pomodori e cetrioli se soffriamo di reflusso gastrico e cattiva digestione.
Questa tesi è sostenuta anche dalla medicina indiana ayurveda. Mischiare cetrioli e pomodori nella stessa insalata potrebbe portare a pesantezza dell’intestino. Questo sempre per i diversi tempi necessari per digerirli, rallentando il processo di digestione e aumentando quello relativo alla fermentazione, che può incrementare i gas e altre problematiche all’intestino come il gonfiore e il livello di benessere generale.
È meglio mangiarli da soli: il pomodoro è ricco di vitamine dei gruppi B, D, E, e ha proprietà antiossidanti. Anche il cetriolo hanno molte vitamine, da quella C a quella K, sali minerali nonché proprietà diuretiche.
A leggere i consigli di Wayne Pickering, uno dei maggiori esperti sulla combinazione dei cibi negli Stati Uniti, invece, pomodori e cetrioli si possono mettere insieme nella stessa insalata. Il dottor Pickering classifica i pomodori come “frutta-verdura,” perché anche se non contengono la stessa quantità di zuccheri, come la maggior parte dei frutti, sono comunque acidi. Come tali sono adatti ad essere combinati con altre verdure. «Qualsiasi tipo di vegetale che abbia il seme, ad esempio zucca, zucchine, melanzane, cetrioli, peperoni, sono tutti da considerare frutta-verdura. I pomodori si abbinano bene con tutti questi ortaggi, con la lattuga e il sedano perché hanno un effetto neutro».
Tra i benefici del cetriolo ricordiamo che aiuta a potenziare il sistema immunitario.
Formaggio e carne: litigheranno nella vostra pancia
Se siete amanti delle polpette e le preparate in tante varianti, fermatevi prima di aggiungere il formaggio che sicuramente le rende più saporite, ma anche più pesanti da digerire. Limitatevi alla carne, meglio se con contorno di verdure. Ne guadagnerà il vostro stomaco.
Per Concetta Cultrera, biologa nutrizionista: “E’ sbagliato consumare formaggi e carne e/o salumi insieme, perché entrambi contengono proteine contenenti amminoacidi ricchi di zolfo, come la metionina e la cisteina, che causano la produzione di idrogeno solforato durante la digestione della carne o dei salumi e dei formaggi mangiati insieme.” (cultreraconcetta.it)
Fagioli e formaggio: si stanno proprio antipatici
I fagioli che già da soli possono provocare dei gonfiori, producono ancora più aria nello stomaco quando vengono abbinati al formaggio, come si usa fare spesso nella cucina sudamericana. (biochetasi.it)
I legumi sono un’ottima fonte proteica: se stomaco e intestino non li tollerano, è possibile passarli al passaverdura, per eliminare la buccia esterna.
Lasagne: una rissa nello stomaco!
Le lasagne non sono un piatto unico ma un mix di alimenti. Appartengono alla tradizione culinaria italiana emiliano romagnola e sono tanto apprezzate sia dai grandi che dai bambini. Contengono la pasta all’uovo, sugo di pomodoro o ragù, mozzarella e parmigiano. Ottima pietanza, ma basata su abbinamenti non raccomandabili: i latticini e i pomodori mal si accompagnano con altri alimenti. Il nostro stomaco farà i salti mortali per digerire le lasagne. Tuttavia una tantum perché no?
E allora che fare?
“Meglio preferire alimenti che favoriscono la digestione, sostengono nel sito biochetasi.it, per esempio carciofi e finocchi”. I carciofi svolgono una funzione positiva sulla digestione e sul fegato, mentre i finocchi contribuiscono a ridurre gonfiore e le pesantezze gastrointestinali. Inoltre, gli estratti di carciofo e finocchio contribuiscono a migliorare le funzioni digestive.
Hanno il via libera la pasta, le uova, il pesce, le carni bianche, l’avena, i cereali integrali. Sì alla polvere di riso che contribuisce a tamponare l’iperacidità gastrica. Una valida fonte proteica vegetale è data dai legumi: fagioli, ceci, piselli, lenticchie. Se si è intolleranti alle fibre che contengono, possiamo passarli al passaverdure o in un frullatore. Non rinunciamo mai, in una colazione, allo yogurt al naturale. Il problema sarà trovarlo. Quelli esposti al supermercato da quanti giorni sono usciti dalla fabbrica? Uno yogurt non dura tanto tempo, anche se il produttore dichiara 40 giorni prima della scadenza, già dopo 2 giorni i fermenti lattici non assicurano più alcun beneficio. Per questo non mettono la data di produzione e di uscita dalla fabbrica. Avrebbe più senso di quella di scadenza.
Favorire la digestione
Datevi poche e chiare regole per salvaguardare la salute. Abolite i cibi fritti, elaborati e preferite quelli facilmente digeribili: cereali, verdura, frutta, carni bianche e pesce preparati con modalità di cottura leggere: ai ferri, al vapore, al forno. Preferite la cottura al vapore al lesso, ovvero immergere la verdura o la carne in una pentola piena d’acqua. Tutte le sostanze nutritive andrebbero a finire nell’acqua di cottura.
Quando potete mangiate crudo: vegetali e frutta.
Usate condimenti sani come olio extra- vergine di oliva a crudo, meglio del burro. Anche se di tanto in tanto un burro di cui vi fidate, di montagna, non può farvi male. La regola “è la dose che fa il veleno” vale sempre! Mangiate un po’ di tutto. Variate spesso la dieta. Anche la stessa acqua minerale, meglio variarla sempre. Una volta al mese anche un fritto non potrà nuocervi, se fatto con olio extravergine di oliva.
Limitare le spezie piccanti e abbondare con le erbe aromatiche, come timo, rosmarino, basilico, salvia, alloro che insaporiscono le pietanze senza appesantirle.
Seguite i consigli espressi prima, di non associare, nello stesso pasto, proteine diverse, che rendono più complessa la digestione. Al contrario, scegliamo una sola fonte proteica per volta e alternatele il più possibile tra carne, pesce, uova o legumi.
Evitare bevande ghiacciate, gassate, zuccherine e moderare le quantità di vino. Beviamo invece acqua naturale a temperatura ambiente o fresca almeno due litri al giorno. Limitare il consumo di caffè. Uno, massimo due al giorno.
Non coricarsi subito dopo un pasto, ma attendere circa tre ore per assecondare la digestione.