Cinecittà, sgombero al “covo dei Latinos”: sarà destinato ai pellegrini nel Giubileo
All’alba, circa 150 persone sono state fatte uscire dalle forze dell’ordine. Tra loro peruviani, cileni, cubani e qualcuno dal Bangladesh
«Ci hanno mandato via perché devono affittare le case per il Giubileo. Potevano avvisarci prima, ci saremmo organizzati». Ancora una volta il risveglio è amaro a Roma di fronte all’ennesimo sgombero. Dopo i migranti della tendopoli di viale Pretoriano, è toccato agli occupanti dell’ex Hotel Cinecittà di via Eudo Giulioli, noto come il “covo” dei latinos.
150 persone sgomberate all’alba
All’alba, circa 150 persone sono state fatte uscire dalle forze dell’ordine. Tra loro peruviani, cileni, cubani e qualcuno dal Bangladesh. M. C. , italiana, racconta a La Repubblica: «Il comune al massimo mi propone un dormitorio. E con mio marito che faccio? Lo lascio in mezzo alla strada da solo?».
Un giovane peruviano confessa: «Io pagavo 300 euro per stare qui. Avevo la mia stanza e ora non so dove andare». Ammette di fare borseggi in metro: «Ad aprile sono stato arrestato sotto la metro. Poi sono stato fermato altre volte, ma non sono mai finito in carcere. Dopo oggi devo cambiare vita».
Trovata refurtiva e droga
Durante lo sgombero sono stati sequestrati droga e cellulari rubati. Due borseggiatori sono stati arrestati.
«I danni sono incalcolabili» spiegano da Casa Cinecittà, la società che ha acquisito lo stabile. Un barista locale commenta: «Finalmente, non se ne poteva più». Ironicamente, poco dopo il suo locale viene chiuso per la presenza di escrementi di topo. Lo sgombero, voluto dalla prefettura e dal presidente del VII Municipio, non fa che inasprire le sfide di Roma nell’affrontare le emergenze abitative e la sicurezza, specialmente in vista del Giubileo.