Cinema, tutto pronto per gli Oscar 2020: le previsioni sui favoriti
Poca suspense per migliore attore (Joaquin Phoenix) e migliore attrice (Renée Zellweger), per il miglior film battaglia tra 1917 e Parasite
Mancano ormai poche ore alla Notte delle stelle. Hollywood è pronta a brillare come ogni anno per l’assegnazione degli Academy Awards, giunti alla 92sima edizione che, per la seconda annata consecutiva, sarà priva di un conduttore ufficiale.
In attesa della sfilata sul red carpet, sono scemati perfino gli echi delle ridicole polemiche sulle scelte dei membri dell’Academy, accusati di razzismo e sessismo perché le nomination sarebbero troppo bianche e troppo maschie: quando l’unico criterio da seguire, con buona pace degli utili idioti del politically correct, dovrebbe essere il merito.
E così, i momenti che precedono questo sogno di una notte di mezzo inverno (che in Italia si prolungherà fino al mattino del 10 febbraio) sono divenuti, as usual, il regno dei bookmakers. Che, per la verità, stavolta hanno avuto vita piuttosto facile, considerato che i premi principali hanno (quasi) tutti un favorito d’obbligo.
A partire dall’Oscar per il Migliore attore protagonista, dove è scontata la vittoria di Joaquin Phoenix per Joker: sia perché ha fatto il pieno nei cosiddetti precursors, trionfando tra l’altro ai Golden Globes, ai BAFTA e agli Screen Guild Awards, sia per via della clamorosa esclusione dalla magica cinquina di Robert De Niro per The Irishman. Phoenix sarebbe il secondo artista a ricevere la statuetta per l’interpretazione del clown arcinemico di Batman dopo il compianto Heath Ledger – e finora, nella storia del cinema, c’è un solo precedente, inerente il personaggio di Don Vito Corleone: per cui furono premiati con l’Academy Award sia il grandissimo Marlon Brando che lo stesso De Niro.
Pochi dubbi anche per quanto riguarda le candidature come Migliore attrice protagonista, dove ha la strada spianata Renée Zellweger, intensa interprete di Judy Garland nel biopic Judy, che a sua volta ha fatto incetta di premi nella prestagione. Più staccate le altre candidature, a partire da Charlize Theron per Bombshell e Scarlett Johansson per Storia di un matrimonio.
A tal proposito, una curiosità è che l’artista di origine danese è stata nominata anche come Migliore attrice non protagonista per Jojo Rabbit, e verosimilmente non porterà a casa neppure questa statuetta: che, sempre in virtù dei successi nell’awards season, è stata ipotecata da Laura Dern per Storia di un matrimonio.
Allo stesso modo, poca suspense è prevista anche per la categoria di Migliore attore non protagonista, dove l’affermazione di Brad Pitt per C’era una volta… a Hollywood non dovrebbe essere messa a rischio dalle candidature di Al Pacino e Joe Pesci per The Irishman.
Qualche dilemma in più lo pone l’Oscar alla Migliore regia, che ha tra i nominati dei pezzi da novanta come Quentin Tarantino per C’era una volta… a Hollywood e Martin Scorsese per The Irishman: alla fine, però, a prevalere dovrebbe essere Sam Mendes per 1917.
E proprio il kolossal sulla Prima Guerra Mondiale è in testa ai pronostici per la più incerta tra le principali categorie, quella come Miglior film: dove la grande sorpresa, più ancora che Joker, The Irishman o C’era una volta… a Hollywood, potrebbe essere rappresentata da Parasite, la pellicola del sudcoreano Bon Joon Ho già in predicato di aggiudicarsi l’Academy Award come Miglior film internazionale.
Presto sapremo. La cerimonia è ormai alle porte, e la notte, anche quella degli Oscar, è giovane. Altrimenti, si può ancora discutere di Sanremo.