Clima, la lezione “spaziale” che i catastrofisti ancora non imparano
Il Sole ha spazzato via le nubi di Nettuno, confermandosi principale forza trainante delle temperature: ma da noi si insiste coi folli e dannosi provvedimenti green (vedi Piemonte)
Il clima è uno di quegli argomenti che sembrano dare ragione a chi sostiene che non esistano più destra e sinistra. Ci si sarebbe infatti aspettato che l’esecutivo del Premier Giorgia Meloni avrebbe ascoltato il parere di Premi Nobel come John Clauser e luminari come Antonino Zichichi. Invece ha pedissequamente (e colpevolmente) assecondato l’ideologia affermazionista cara al mainstream: e, inevitabilmente, “dove è il capo, lì sono anche le altre membra”.
Ennesima follia green
Nel caso specifico, l’aforisma agostiniano ben si applica ad Alberto Cirio, Governatore forzista del Piemonte. Il quale, come riporta La Stampa, ha deciso il blocco totale di circa 140mila veicoli Euro 5 a partire dal prossimo 15 settembre. A cui si sommano, aggiunge il Corsera, altre vetture diesel Euro 4, mezzi a benzina fino a Euro 2 e i gpl/metano Euro 1. Per un totale di oltre 600mila macchine che non potranno circolare per (almeno) sette mesi, fino al 15 aprile 2024.
La Regione ha giustificato questo folle provvedimento con quel “ce lo chiede l’Europa” che costituisce il mantra liberal per eccellenza. Nello specifico, si tratta di una procedura d’infrazione aperta dalla Commissione Ue dopo una condanna da parte della Corte di Giustizia Europea. Una giustificazione che però non è servita ad arginare le proteste dei Sindaci e dei commercianti. Ma, soprattutto, di quei cittadini che, se non potranno permettersi le costosissime auto green imposte da Bruxelles, vedranno gravemente leso il proprio fondamentale diritto alla mobilità.
Il tutto in nome di quel feticcio inutile, se non dannoso, rappresentato dalla transizione ecologica e dai suoi obiettivi utopistici, ovvero irrealizzabili. Visto che, come non ci stancheremo di ripetere, l’uomo ha solo un’influenza minima su quello che è semplicemente il sistema più complesso presente sulla Terra.
Il clima dipende soprattutto dal Sole
Secondo Zichichi, il clima dipende per il 95% «da fenomeni naturali legati al Sole», oltre che alle oscillazioni dell’asse e dell’orbita terrestre e al vulcanismo. E un’ulteriore conferma potrebbe ora essere arrivata da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista americana Icarus.
La ricerca, come spiega l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), evidenzia che, per la prima volta in tre decenni, le nubi su Nettuno sono pressoché svanite. E suggerisce un’interessante connessione col ciclo undecennale dell’attività solare.
La scoperta è significativa perché il pianeta blu dista dalla nostra stella all’incirca 4,5 miliardi di chilometri, e riceve 1/900 della luce che arriva qui da noi. Se dunque questo è ciò di cui è stato capace l’astro d’oro, quali effetti potrà produrre sulla Terra, lontana solo 150 milioni di chilometri?
Una lezione “spaziale” (è il caso di dirlo) che però gli eco-catastrofisti perseverano nel non voler imparare. Parafrasando A qualcuno piace caldo, “Nettuno è perfetto”!