Clima, l’umanità in codice rosso. Rapporto Onu: “Vicini al punto di non ritorno”
Secondo gli esperti le conseguenze saranno presto irreversibili
La riduzione del 7% delle emissioni globali di Co2 durante il periodo di pandemia da Covid-19 non ha prodotto i risultati sperati. Nonostante il miglioramento temporaneo della qualità dell’aria, infatti, lo stop delle emissioni non ha portato a effetti duraturi sulle concentrazioni di Co2 nell’atmosfera, che rimangono elevatissime, nonostante le riduzioni di emissioni di combustibili fossili senza precedenti. Gli esperti dell’Ipcc spiegano: “sono concentrazioni che permangono centinaia di anni“.
L’allarme dell’Iccp
Nel 2019 le concentrazioni atmosferiche di Co2 registrate sono state le più alte degli ultimi due milioni di anni, e negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è aumentata con un ritmo senza precedenti storici. Inoltre, sempre nel 2019, le concentrazioni dei principali gas serra (metano e biossido di azoto) sono risultate come le più elevate degli ultimi 800.000 anni. Numeri che lanciano l’allarme sulle conseguenze – irreversibili – a cui andremo incontro se non fermiamo l’emissione di Co2 adesso.
Conseguenze pericolose e irreversibili
E non è finita qui: l’aumento medio del livello del mare si è verificato con una velocità mai eguagliata negli ultimi 3000 anni. Continuando di questo passo, si avranno inondazioni sempre più frequenti e pericolose. Inoltre, eventi estremi che prima si verificavano una volta ogni 100 anni, spiegano gli esperti, entro la fine del secolo saranno all’ordine del giorno. Il gruppo intergovernativo degli scienziati del cambiamento climatico (Ipcc) quindi lancia l’allarme. Questo rapporto sarà quello presente nel primo dei tre volumi del Sesto rapporto di valutazione che sarà pubblicato nel 2022.
Si tratta, nella fattispecie, dell’ultimo rapporto sul clima “Cambiamenti climatici 2021”. Antonio Gutierres, segretario generale dell’Onu, è categorico: “devono terminare immediatamente le emissioni di carbone e combustibili fossili, prima che queste distruggano il nostro pianeta”. Altrimenti, l’obiettivo di impedire alla temperatura del nostro pianeta di innalzarsi oltre gli 1,5 gradi Celsius (contrastando il Global warming) non sarà perseguibile, continuando di questo passo. Miliardi di persone sono a rischio.
L’unica soluzione possibile
Gli scienziati allertano: è indispensabile tagliare subito i gas serra, o le temperature continueranno ad aumentare sino al cosiddetto punto di non ritorno. Secondo gli studiosi del Cnr (tre sono italiani) il climate change riguarda indistintamente ogni area della Terra, ma riferiscono che non abbiamo ancora toccato quel punto di non ritorno: possiamo ancora limitare gli effetti disastrosi delle nostre azioni.