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Clima, se dall’eco-ansia all’eco-follia è un attimo…

Sei giovani affermazionisti denunciano 32 Stati (quasi tutti Ue) per “inazione climatica”: ma anche la Polonia trascina Bruxelles in tribunale per il Green Deal, e a ragione

Ambiente, ambientalisti e clima, Fake news dell’ambientalismo

Fake news dell’ambientalismo (immagine dalla pagina Facebook “Collectif des climato-réalistes”)

A questo punto, è pacifico che la narrazione sul clima sia sfuggita di mano perfino ai suoi più accaniti manutengoli. I quali, a furia di perseverare con l’eco-lavaggio del cervello di giovani e giovanissimi, hanno originato dei “mostri” che anche loro hanno dimostrato di non poter controllare. E adesso questi ultimi, non sorprendentemente, si stanno rivoltando contro i loro stessi creatori.

Ambientalisti e clima, Fake news dell’ambientalismo
Fake news dell’ambientalismo (immagine dalla pagina Facebook del Collectif des climato-réalistes)

Il clima in tribunale

In principio era stata l’attrice che, come scrive Il Giornale, aveva frignato di soffrire di eco-ansia. Neologismo che secondo la Treccani indica la «paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali».

Clima, Eco-ansia a Brisbane, Australia
Eco-ansia a Brisbane, Australia (© Stephen Hass via Wikimedia Commons)

Un disagio, quindi, privo di fondamento, dato che, come abbiamo spesso argomentato, il climate change non ha che una minima correlazione con le attività dell’uomo. Che, come ha illustrato Antonino Zichichi, incide al massimo per il 5-10% su quello che è il sistema più complesso presente sul nostro pianeta. Che per il restante 90-95% dipende da fenomeni naturali legati al Sole, all’orbita e all’asse terrestre e al vulcanismo.

Antonino Zichichi
Antonino Zichichi (© Gabriella Clare Marino via Wikimedia Commons)

Sia come sia, la “naturale” involuzione della nostra Giorgia Vasaperna sono sei giovani eco-catastrofisti portoghesi tra gli 11 e i 24 anni. I quali, come riporta France 24, hanno denunciato 32 Stati (tra cui i 27 membri dell’Unione Europea) alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per «inazione climatica». Che secondo gli accusatori avrebbe effetti deleteri sulla loro salute, il loro benessere e le loro condizioni di vita.

Les six requérants, qui estiment que "l'inaction climatique" a des conséquences sur leur santé et leurs conditions de…

Pubblicato da FRANCE 24 su Martedì 26 settembre 2023

Non è peraltro la prima volta che le euro-politiche sul clima vengono trascinate in tribunale, visto il recente precedente – benché per le ragioni opposte – della Polonia. La quale, lo scorso luglio, ha presentato alla Corte di Giustizia Ue tre ricorsi contro l’European Green Deal. Che, come aveva spiegato il Ministro del Clima Anna Moskwa, rischia di danneggiare irreversibilmente l’economia polacca, minacciando la sua sicurezza energetica e il benessere dei propri cittadini.

Dall’eco-ansia all’eco-follia è un attimo

Nel mirino c’era tra l’altro (ma non solo) il regolamento comunitario che impone lo stop alla vendita di vetture a benzina e diesel dal 2035. Ed è difficile dare torto a Varsavia, anche alla luce delle necropoli di auto elettriche scoperte in estate da Bloomberg in Cina. Che, en passant, fanno il paio con la rivelazione triennale del Daily Mail sui cimiteri di pale eoliche, la cui fibra di vetro non può essere riciclata. Alla faccia delle fonti rinnovabili.

L’agenda green, insomma, perde sempre più colpi, tant’è che sempre più Nazioni del Vecchio Continente mostrano segni di insofferenza. Inclusi, ormai, perfino i Paesi “verdi” per eccellenza, visto che alle perplessità di Francia e Germania si sono ora aggiunte quelle di Gran Bretagna e Paesi Bassi.

Europa (al) verde, Clima
Europa (al) verde (© Europeanfiles.eu)

Eppure, se l’Europa inizia finalmente ad aprire gli occhi, pare che ai “figli” del peggior affermazionismo ambientalista occorrerà più tempo per disintossicarsi dalla propaganda mainstream. Nel frattempo, dall’eco-ansia all’eco-follia è un attimo.