Codice Ratzinger simbolico: oscurato lo stemma che avrebbe dovuto usare Bergoglio
Quando Bergoglio salutò il mondo con quell’irritualissimo “buonasera”, lo stemma sullo stendardo rosso era coperto con un rettangolo di una preziosa stoffa damascata bianca
Un lettore della provincia di Treviso ci ha fatto notare un dettaglio importantissimo, di cui abbiamo trattato in questi due video.
Per una vecchia usanza, il neoeletto papa, prima di affacciarsi dal balcone della Basilica di San Pietro, fa stendere il vessillo pontificio con lo stemma del predecessore.
Naturalmente, non essendo pronto, all’Habemus papam, lo stendardo con lo stemma del cardinale neoeletto, viene esposto l’ultimo blasone, indicando in tal modo una continuità: la legittima successione petrina.
Così, il neoeletto Giovanni XXIII espose lo stemma del defunto Pio XII, il neoeletto Paolo VI espose quello di Giovanni XXIII, Giovanni Paolo I quello di Paolo VI, Giovanni Paolo II quello, ancora, di Paolo VI (dato che papa Luciani era morto dopo poche settimane e non era pronto lo stendardo), Benedetto XVI espose lo stemma di Giovanni Paolo II ma… Il “neoeletto” Francesco ha steso il vessillo senza lo stemma di papa Benedetto XVI.
Si vede benissimo che, quando salutò il mondo con quell’irritualissimo “buonasera”, lo stemma sullo stendardo rosso era coperto con un rettangolo di una preziosa stoffa damascata bianca.
E’ stato piuttosto difficile reperire delle immagini della scena perché i video presenti sulle principali tv internazionali tagliano accuratamente la parte del vessillo. E’ largamente plausibile che sia stato fatto apposta. Anzi invitiamo i lettori a inviarci all’email dell’inchiesta foto e video che riprendano da vicino il dettaglio.
Un provvedimento analogo fu voluto per l’altro stendardo rosso, quello che si espone dalla finestra del Palazzo Apostolico: Francesco, quindi, non ha mai esposto lo stemma di Benedetto XVI.
Ora dobbiamo considerare due cose: la copertura dei vessilli con quella stoffa non poteva essere immediata, ordinata da Bergoglio; è stata per forza di cose preparata nei giorni precedenti, almeno dalla Declaratio (11 febbraio 2013). Quindi, ovviamente, è stata ordinata da papa Benedetto. Non avrebbe mai potuto essere predisposta da Bergoglio visto che nessuno poteva essere sicuro al 100% che sarebbe stato eletto lui. Né i cardinali della Mafia di San Gallo, che lo sponsorizzavano, sarebbero stati in diritto di ordinare nulla del genere.
Resta solo l’opzione per cui papa Benedetto ha fatto coprire il suo stemma dai sarti pontifici. Forse ha fatto usare anche una stoffa dai preziosi riflessi damascati per far capire al pubblico che non era stato rimosso lo scudo, lasciando lo sfondo bianco neutro, ma il tutto era stato proprio coperto da un’altra stoffa, oscurandolo.
E’ chiaro che papa Benedetto ha voluto significarci che la successione petrina si è interrotta, in quanto, essendo lui in sede impedita, il conclave 2013 non aveva alcuna legittimità e Bergoglio è stato eletto antipapa. Per questo papa Ratzinger ha voluto oscurare il proprio stemma, proprio per sottolineare quanto era avvenuto, come a dire: “Voi usurpatori il mio stemma non lo usate”.
Se lui avesse davvero abdicato, avrebbe senz’altro dovuto sottolineare la legittima successione petrina lasciando usare il suo stemma al legittimo successore, e Bergoglio ne sarebbe stato ben contento. Non vale nemmeno la contestazione di un noto araldista ecclesiastico secondo cui papa Benedetto, dopo le sue “dimissioni” non avrebbe più usato il suo stemma, perché, come abbiamo fatto vedere in questo video, il suo stemma se l’è portato nella tomba, esponendolo sulla cassa, in quanto è morto da legittimo papa.
Quindi, si tratta di un mirabile “codice Ratzinger” simbolico, come tanti ce ne sono già stati, e che punta sempre nella stessa direzione, quella che un aeroplano ha gridato dalle nuvole, qualche giorno fa, portando in volo sul litorale laziale, dal Circeo a Ostia uno striscione eloquente: Benedetto XVI non ha mai abdicato.