Colle, Berlusconi rompe gli indugi e spariglia subito le carte
Il leader azzurro fa trapelare che, con Draghi al Quirinale, FI uscirà dalla maggioranza e si andrà al voto, che è un avviso ai naviganti della pensione: e Tajani lancia il ticket…
Nella lunga e difficile partita per il Colle, è stato il leader azzurro Silvio Berlusconi il primo a rompere gli indugi. E lo ha fatto tramite una velina che, all’apparenza, sembrerebbe diretta al suo principale competitor – il Premier Mario Draghi. Ma che, a uno sguardo più attento, suona come un avviso a parecchi naviganti: che solcano tutti le acque tempestose del Parlamento.
Si accende la partita per il Colle
«Forza Italia non si sente vincolata a sostenere alcun Governo senza Draghi a Palazzo Chigi e, nel caso, uscirebbe dalla maggioranza». È questa, secondo quanto riporta Repubblica, l’indiscrezione trapelata da Villa Grande, la residenza romana del Cav. Un’indiscrezione che ha sparigliato immediatamente tutte le carte in tavola.
Il messaggio è arrivato poco prima dell’attesissima conferenza stampa di SuperMario sui Decreti Covid, a cui il presidente di FI ha letteralmente rubato la scena. Anche perché, da parte sua, l’ex numero uno della Bce ha evitato di rispondere a domande sul Quirinale, come invece aveva fatto nell’incontro di fine anno. Quando aveva dato la propria disponibilità all’incarico (per cui è il superfavorito), a patto che la maggioranza restasse salda e l’esecutivo proseguisse anche senza di lui.
Una prospettiva che già il segretario leghista Matteo Salvini aveva sonoramente bocciato, e a cui la mossa berlusconiana potrebbe aver dato il colpo di grazia. E non è un caso che, nelle stesse ore, il coordinatore forzista Antonio Tajani suggerisse ai microfoni di RTL un ticket ben preciso. L’ex Premier al Colle e l’attuale ancora a Palazzo Chigi «sarebbero un’ottima coppia per sostenere il ruolo dell’Italia a livello internazionale».
Parlare a nuora perché suocera intenda
In ogni caso, analizzando più in profondità le parole del fondatore di Fininvest si evince facilmente che erano rivolte a nuora perché suocera intendesse. Suocera rappresentata dagli onorevoli al primo mandato preoccupati di perdere l’agognata pensione. Che, com’è arcinoto, matureranno il 24 settembre prossimo, allo scoccare dei 4 anni, 6 mesi e un giorno di legislatura. E che un voto per l’economista romano metterebbe decisamente a repentaglio.
Sia chiaro, Sua Emittenza non può essere certo che eletti e grandi elettori si esprimeranno per lui, vista anche la pletora di aspiranti al Quirinale. Però potrebbe trattarsi di una strategia volta anzitutto a indebolire il suo rivale più accreditato per la successione a Sergio Mattarella.
D’altronde, altri nomi forti, se ci sono, restano ben coperti, da cui l’uso sapiente, da parte di Berlusconi, del bastone e della carota. Che poi è un modo come un altro per… prendere i parlamentari per il Colle.