Collettore di Crescenza e Isola Farnese, dopo 30 anni l’opera è finita
Dopo 30 anni finito il Collettore di Crescenza. Torquati: “Ora subito al lavoro per i primi 13.000 allacci”
Ci sono voluti 30 anni con l’ ultima fase di lavori iniziati nel 2013, e anch’essa rimasta bloccata per molto tempo, per la conclusione dei lavori per il Collettore di Crescenza e Isola Farnese.
Un progetto che consentirà a 80 mila residenti della zone di Roma nord di allacciarsi alla fogna. Starà ad Acea effettuare gli allacci.
A darne notizia il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati che in una nota annuncia la chiusura dei cantieri. Un’opera necessaria per i residenti delle zone di Isola Farnese, La Storta, Olgiata, La Giustiniana e Grottarossa.
Nella nota diffusa da Torquati si legge: “Dopo oltre 30 anni, con un lavoro iniziato nel 2013, bloccato poi per anni e ripreso non appena insediati in questa nuova consiliatura, l’Assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini, e ACEA ci hanno comunicato la fine dei lavori del Collettore Crescenza e Isola Farnese”
Collettore di Crescenza e Isola Farnese, ora i primi 13 mila allacci
Quello del Collettore è “ Un lavoro enorme, durato quanto la mia vita politica in questo territorio. Un lavoro fatto in silenzio, spesso in solitudine, perchè i lavori sulle fogne sono interventi sotto terra, poco visibili e quindi poco remunerativi dal punto di vista elettorale. Un lavoro fatto in silenzio, senza articoli di giornale, perchè il tema non è mai andato di moda ed ora portato avanti solo grazie alla sensibilità e alla serietà del nuovo assessorato ai lavori pubblici, che ha superato velocemente l’atteggiamento di superficiale sottovalutazione degli anni precedenti, che oltre a non produrre ha purtroppo anche rallentato” continua Torquati nella nota.
Ora che i lavori sono terminati bisognerà verificare le modalità di allaccio dei primi 13.000 residenti, le pratiche burocratiche per intenderci. Ma Daniele Torquati promette che “il Municipio farà la propria parte per supportare nel miglior modo possibile questa attività. Quando dicevamo che volevamo combattere le disuguaglianze ci riferivamo anche a questo. Portare le fogne a chi non le ha significa diminuire le disuguaglianze tra chi abita in zone servite da servizi primari e chi in quelle in cui mancano. Diminuire la distanza tra il centro e la periferia”.