Commercio. Roma, Aula approva “nuova” delibera 30 senza Bolkestein
“Questa delibera l’abbiamo perfezionata e migliorata, modificando alcuni piccoli punti”, ha spiegato Coia illustrando la delibera in Aula
Via tutti i riferimenti espliciti alla direttiva Bolkestein, possibilità dell'uso di stand di altezza massima di 1,5 metri, via libera all'esposizione di merci al di fuori degli spazi del mercato, ma non a fronte negozio, si' alla somministrazione di prodotti alimentari in loco, nuova disciplina del periodo stagionale, ora allineata a quella regionale, con due periodi, dal primo aprile al 30 ottobre e dal primo ottobre al 31 marzo.
A meno di 10 mesi dalla tanto discussa delibera 30/2017, il Movimento Cinque Stelle del Campidoglio rimette mano al Regolamento delle attività commerciali sulle aree pubbliche, approvando oggi pomeriggio in Assemblea capitolina con 25 voti favorevoli e 12 contrari la proposta 8/2018, la cosiddetta 'nuova' delibera 30, ancora a firma del presidente della commissione Commercio, Andrea Coia (M5S), che modifica la precedente con 40 pagine di integrazioni e correzioni.
"Con l'occasione di rivedere attraverso l'interlocuzione con le associazioni questa delibera l'abbiamo perfezionata e migliorata, modificando alcuni piccoli punti", ha spiegato Coia illustrando la delibera in Aula insieme i punti principali: "Le rotazioni non termineranno, nessun posteggio terminerà al 31 dicembre 2018: la normativa attuale prevede la scadenza al 2020, nel frattempo noi vorremmo avviare i bandi per i posteggi rimasti liberi; ci sarà il riconoscimento degli spuntisti storici anche nei criteri dei bandi, coloro che oggi esercitano regolarmente o hanno esercitato nell'ultimo biennio in luogo dei titolari avranno riconosciuta la possibilità di assegnazione di punteggio; si dà la possibilità, sia agli enti pubblici che alle imprese private, di ottenere un posteggio, sempre tramite bando, per portare nuovi servizi nell'ottica di una rivisitazione in chiave sociale dei mercati, con alcuni progetti che partiranno a breve e prevedono proprio la creazione di piazze dei mercati in modo che la gente li possa 'vivere'".
Infine, ha aggiunto Coia, "abbiamo chiesto che i Municipi si dotassero di piani del commercio su area pubblica e lavoreremo anche su un piano regolatore sul commercio su area pubblica. Il commercio su area pubblica non può essere visto come un settore avulso dalle altre realtà, ma deve essere coniugato con tutte le altre tipologie di commercio presenti in città".
"Vi ricordo che ai primi di giugno del 2017 la maggioranza ha proceduto sparata all'approvazione di un testo rispetto al quale oggi ci chiamate a votare 44 pagine di emendamenti che correggono, come ammette lo stesso presidente Coia nella sua premessa alla nuova delibera, 'incongruità e rettifiche' presentate dopo aver consultato gli operatori e le rappresentanze sindacali.
Non avete voluto aspettare la chiusura del Tavolo nazionale sulla direttiva Bolkestein e dopo pochi mesi siamo qui di fronte a queste 44 pagine", ha commentato la capogruppo della lista civica Roma Torna Roma, Svetlana Celli. Per la consigliera Pd, Valeria Baglio, "se qualcosa in passato è stato sbagliato, almeno le cose si facevano e la città era viva e non era spenta.
Qui siamo di fronte all'imbarazzo della Capitale d'Italia. E' vero che si possono fare errori, ma questi errori derivano dalla mancanza di ascolto della città. E' imbarazzante che dopo dieci mesi ci venga presentata una nuova delibera. Non siamo di fronte a piccole modifiche- ha sottolineato l'esponente dem- ma di fronte a una rivoluzione completa di questo regolamento la delibera è stata stravolta perché vi siete accorti di aver sbagliato.
Mi chiedo se questa sia la volta buona o se tra alcuni mesi non dovremo rivotare questa delibera. Nel frattempo, però, il provvedimento andato in porto ha creato danni agli operatori commerciali. Quello che manca è una vostra visione su quello che deve essere il commercio su area pubblica a Roma. Ci aspettiamo che la sindaca venga qui a dirci che idea ha sul commercio a Roma".
Questa delibera, ha commentato Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia, "approvata di corsa a giugno scorso, ha manifestato molte criticità e infatti dopo qualche mese siamo qui a modificare il regolamento. Si vanno a risolvere, con questa modifica al regolamento, alcune incongruità, ma in questi mesi si sono messe le persone in difficoltà nel lavorare, segno che la fretta non è mai utile.
Si poteva ragionare prima nelle sedi competenti, noi all'opposizione non abbiamo mai fatto ostruzionismo ma vogliamo portare le nostre proposte per migliorare questa offerta. Spero che anche dopo l'approvazione continui il dialogo con le associazioni di categoria, perché il settore si è sentito abbandonato. Dietro a ogni operatore c'è una famiglia e un segmento produttivo, inoltre il commercio su area pubblica da' un valore aggiunto anche ai mercati rionali.
E' un binomio che bisogna tenere a mente, dispiace che ci sia da parte della maggioranza sempre una forzatura. Per questo motivo voteremo contro il provvedimento, anche se alcune criticita' si vanno a risolvere". "Quando si scrive un regolamento bisogna avere la pazienza di farlo bene perche', se cambia di sei mesi in sei mesi non è lungimirante da parte di chi non ha voluto ascoltare le categorie che avevano assicurato contributi importanti", l'intervento di Maurizio Politi, consigliere di Fratelli d'Italia.
Secondo Politi "questi miglioramenti sono molto utili, ma sono gli stessi che avete bocciato a giugno nella seduta notturna con cui siete arrivati forzatamente alla vecchia delibera. Se oggi siamo qui è chiaro che qualcosa abbiamo sbagliato. La vicenda dei bandi nei Municipi per l'assegnazione dei posteggi è pazzesca: gli operatori vengono rimbalzati dal dipartimento ai Municipi e mentre noi cambiamo i regolamenti a colpi di maggioranza, nessuno si preoccupa di cambiare la realta'". (Mgn/ Dire)