Roma, completato il restauro della Piramide Cestia
Si completano in anticipo i lavori di restauro. Oggi la cerimonia con il mecenate Yuzo Yagi
Costruita in 330 giorni. Restaurata, 2mila anni dopo, in 327. La Piramide Cestia torna al suo antico candore in anticipo di 2 mesi e mezzo rispetto ai tempi del progetto, tanto da diventare ormai “un record e un esempio”. I lavori di restauro si sono conclusi già lo scorso 19 dicembre, ma solo oggi si è tenuta la cerimonia del taglio del nastro alla presenza di Yuzo Yagi, l’imprenditore di moda giapponese amante del bianco che ha donato 2 milioni di euro per vedere risplendere la Piramide fatta costruire tra il 18 e il 12 avanti Cristo da Caio Cestio che la volle come suo sepolcro. Con Yagi, le direttrici del restauro, Maria Grazia Filetici e Rita Paris, il soprintendente ai Beni archeologici di Roma, Francesco Prosperetti, il sottosegretario ai Beni culturali, Francesca Barracciu, il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, il presidente della fondazione Italia Giappone, Umberto Vattani, l’assessore comunale alla Cultura, Giovanna Marinelli, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino.
“Sono molto felice – ha detto Yagi prima della cerimonia – la Soprintendenza ha fatto un lavoro straordinario, restituendo alla città la Piramide così bianca come lo era 2mila anni fa”. In effetti, sono servite 23.544 ore per fare tornare al loro colore originale i 2.264,94 metri di marmo di Carrara restaurati attraverso un intervento caratterizzato da “una forte impronta sperimentale e scientifica” che ha reso il cantiere un laboratorio a cielo aperto dove hanno lavorato archeologici, architetti e free climber che si arrampicavano a 36 metri di altezza per prelevare campioni di marmo e mettere a punto le tecniche migliori per rimuovere lo smog sedimentato sulla superficie. Tra i risultati del restauro, la piena accessibilità per i disabili grazie a un sistema di rampe privo di barriere architettoniche. Un “giorno di festa” per Roma, ha commentato il sindaco, che ha ringraziato Yagi “per la sua generosità e la sua filantropia”.
“È un giorno di felicità” – ha quindi ribadito Marino – “Ringrazio Yuzo Yagi per la sua generosità e la sua filantropia. Yagi ha voluto legare il suo nome al restauro di un monumento dell’umanità. C’è un’assonanza tra la sua generosità e il suo percorso di vita legato all’Italia e al mondo della moda. Anche la Piramide di Caio Cestio venne realizzata dopo la conquista dell’Egitto, quando andavano di gran moda a Roma i simboli egiziani. C’è un vero filo conduttore culturale tra questo bellissimo monumento, meravigliosamente restaurato, e l’opera straordinaria nella sua vita di professionista del presidente Yagi”.