Comunali di Roma, ecco perché Gualtieri ha (quasi) la vittoria in tasca
Pare scontato che al primo turno vincerà il candidato del centrodestra Michetti: ma al ballottaggio dovrebbe spuntarla l’esponente del Pd, grazie agli elettori di M5S e Calenda
La corsa per le Comunali di Roma rischia di essere più scontata di quanto fosse lecito preconizzare. Se infatti al primo turno, dove si fronteggiano quattro candidati più o meno forti, si prevede una lotta serrata, l’esito del ballottaggio sembrerebbe già scritto. Questo, almeno, è quanto raccontano i sondaggi, che comunque, com’è noto, non sono esattamente degli oracoli infallibili.
La corsa per le Comunali di Roma
A tre mesi dalle Amministrative 2021, che dovrebbero tenersi il prossimo 10 ottobre, vi togliamo subito la suspense riguardo alle Comunali di Roma. E vi sveliamo che ad avere (quasi) la vittoria in tasca è il candidato dem Roberto Gualtieri. Il quale, dopo aver dominato le (non esattamente appassionantissime) Primarie del Pd del giugno scorso, punta a fare all-in aggiudicandosi l’intera posta in palio.
Sul punto convergono pressoché tutte le rilevazioni: la vera battaglia – se mai ce ne sarà una – sarà quella per raggiungere il ballottaggio. Al primo turno, infatti, nessuno dei quattro principali candidati otterrà verosimilmente la maggioranza assoluta, e a spuntarla dovrebbe essere Enrico Michetti, rappresentante del centrodestra.
Decisamente più incerta la corsa per la piazza d’onore, che vede in lizza anche Virginia Raggi, sindaco uscente pentastellato, e (più staccato) Carlo Calenda. Benché il leader di Azione ritenga di godere dei favori del pronostico, alla fine dovrebbe prevalere l’ex Ministro dell’Economia. E a quel punto si aprirà una partita completamente diversa.
La partita del ballottaggio
In predicato di salire al Campidoglio, infatti, c’è proprio il Cancelliere dello Scacchiere del Governo Conte bis. Il quale è pressoché unanimemente dato vincitore (pur con qualche rara eccezione) contro qualunque sfidante al secondo turno. Incluso il Mr. Wolf de noantri, come da definizione di Giorgia Meloni, presidente di FdI. Un risultato non sorprendente, perché l’esponente democratico dovrebbe riuscire a intercettare buona parte dei voti sia grillini che calendiani.
In modo uguale e contrario, Virgy uscirebbe sconfitta da ogni scontro diretto. E anche questo dato non stupisce, considerando che il suo operato è giudicato negativamente dal 79,2% degli intervistati (con un 65,3% che lo ritiene molto negativo). I Romani, a quanto pare, sono stanchi di essere Raggi-rati.
Naturalmente si tratta pur sempre di indagini statistiche soggette a errore (non sarebbe certo la prima volta), che dunque vanno prese cum grano salis. Ma è anche vero che raramente i sondaggi sono stati tanto concordi. Se dunque alla fine le Comunali di Roma dovessero avere un trionfatore inatteso, per gli istituti demoscopici sarebbe più che un “semplice” insuccesso. Sarebbe un fallimento… Capitale!