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Comune di Roma, si dimette l’assessore alla Cultura Gotor, arriva Smeriglio

Il nuovo assetto organizzativo della giunta capitolina sarà operativo a breve, arrivano il Giubileo 2025 e la candidatura di Roma a Expo 2030

Roberto Gualtieri

Roberto Gualtieri

Roma, una delle città più complesse e dinamiche del panorama amministrativo italiano, si trova di nuovo al centro di un significativo rimpasto all’interno della giunta capitolina. In queste ore, il sindaco Roberto Gualtieri ha ricevuto le dimissioni dell’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, per motivi personali, e ha subito indicato il suo successore: Massimiliano Smeriglio, politico di lunga esperienza e figura di spicco nel panorama culturale ed educativo, che dovrà ora assumere la guida di un settore cruciale per la Capitale. Ma il cambiamento non si limita a questa sostituzione: il sindaco ha avviato un più ampio “valzer di poltrone” che prevede nuove nomine e un riorientamento di ruoli chiave all’interno dell’amministrazione.

Le dimissioni di Miguel Gotor

Le dimissioni di Miguel Gotor, professore universitario e storico, sono arrivate come un fulmine a ciel sereno. In un lungo post su Facebook, Gotor ha voluto chiarire che la sua decisione non ha motivazioni politiche ma personali e professionali. “Arrivo a questa decisione non per ragioni politiche, che non sussistono… ma di carattere personale e professionale”, ha spiegato. Gotor ha raccontato del crescente bisogno di stare vicino alle sue due figlie, di 8 e 13 anni, che si trovano in un’età cruciale per la loro crescita. Questa esigenza di conciliare il suo ruolo di padre con un impegno pubblico tanto gravoso ha prevalso. Gotor ha anche sottolineato la necessità di tornare alla sua carriera universitaria, messa temporaneamente in pausa per ricoprire il prestigioso incarico in Campidoglio.

Dal punto di vista politico, la sua eredità in qualità di assessore alla Cultura si distingue per l’organizzazione di eventi culturali di rilievo e per la gestione del comparto in un momento delicato, segnato dalla necessità di rilanciare l’immagine della città dopo i difficili anni della pandemia.

L’arrivo di Massimiliano Smeriglio alla Cultura capitolina

Massimiliano Smeriglio, indicato come successore di Gotor, rappresenta una figura di primo piano nell’ambito culturale ed educativo, con un curriculum di tutto rispetto. Già deputato e parlamentare europeo, Smeriglio ha una lunga carriera politica alle spalle, caratterizzata da un forte impegno in ambito culturale e formativo, come dimostra il suo ruolo di Special Rapporteur per il programma “Europa Creativa” durante il suo mandato al Parlamento Europeo.

La scelta di Smeriglio è in linea con la volontà di Gualtieri di puntare su una figura capace di proseguire il lavoro svolto da Gotor, ma con un focus rinnovato sulla capacità di integrare la cultura con l’educazione e lo sviluppo sociale. L’esperienza maturata da Smeriglio alla Regione Lazio, con progetti di successo come l’Hub culturale Moby Dick e l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, fa ben sperare per il futuro della gestione culturale romana.

La riorganizzazione interna: Catarci e Bugarini

Accanto alla sostituzione di Gotor, il sindaco ha operato un’importante riorganizzazione interna. Andrea Catarci, attuale assessore al Personale, sarà ora chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore del nuovo Ufficio di scopo denominato “Giubileo delle persone e Partecipazione”, che si concentrerà sulla gestione del Giubileo 2025, un evento cruciale per l’amministrazione capitolina. Catarci lavorerà a stretto contatto con Gualtieri, confermando la fiducia che il sindaco ripone in lui.

A sostituire Catarci come assessore al Personale sarà Giulio Bugarini, fino ad oggi capo della segreteria del sindaco. Bugarini, 58 anni, ha una solida esperienza politica e amministrativa, avendo ricoperto vari ruoli nel panorama capitolino e regionale, tra cui consigliere comunale e vice presidente nel Municipio di Cinecittà. La sua conoscenza delle dinamiche interne alla macchina capitolina lo rende un candidato ideale per gestire le delicate risorse umane del Comune di Roma, un settore spesso al centro di polemiche e sfide organizzative.

Albino Ruberti: un ritorno rumoroso

Un altro elemento che desta curiosità è il ritorno di Albino Ruberti, nominato nuovo capo della segreteria del sindaco al posto di Bugarini. Ruberti era finito al centro di uno scandalo due anni fa, quando un video lo riprendeva durante una furiosa lite fuori da un ristorante a Frosinone. Nonostante il clamore mediatico di allora, che aveva portato a un temporaneo allontanamento dai riflettori, Gualtieri ha deciso di riportarlo all’interno della sua squadra. Questa scelta, indubbiamente, sottolinea come il sindaco continui a riporre fiducia in Ruberti, considerandolo una figura strategica.

La nuova squadra

Il nuovo assetto organizzativo della giunta capitolina sarà operativo a breve, una volta completati i necessari adempimenti. Il prossimo futuro sarà particolarmente impegnativo, da una parte, il nuovo assessore alla Cultura dovrà occuparsi della gestione di eventi di portata internazionale, come il Giubileo 2025 e la candidatura di Roma a Expo 2030, con il compito di rilanciare l’immagine della città sul panorama mondiale. Dall’altra, la riorganizzazione interna della macchina comunale, con Catarci e Bugarini in nuovi ruoli chiave, dovrà dimostrarsi all’altezza delle aspettative per gestire in modo efficace e trasparente le delicate dinamiche burocratiche della Capitale.

Una ristrutturazione che segna un momento di svolta per l’amministrazione Gualtieri, che con la scelta di figure di lunga esperienza e profonda conoscenza del territorio cerca di garantire continuità e, al contempo, innovazione.