COMUNICATO DI LEGGE – Aiutare i figli è vietato, addio ai bonifici per passargli dei soldi: da maggio ti schedano | Ogni centesimo è monitorato

Addio bonifico (Fonte Depositphotos) - Romait.it
Dare un sostegno economico alla prole tramite bonifico può rappresentare un problema. Ecco come stanno davvero le cose.
Quando si lavora con qualche piccolo sacrificio si riesce a mettere da parte un bel gruzzoletto che può servire per il futuro. Qualcuno potrebbe utilizzare il denaro per organizzare un viaggio, per acquistare l’auto dei propri sogni, per comprare una casa e tanto altro ancora.
Ci sono delle semplici regole da seguire. Uno, per esempio, sarebbe quello di preparare i pasti a casa evitando di andare sempre al ristorante. Qualcuno, invece, quando riceve lo stipendio tende a riservare una determinata cifra per le bollette, per la spesa e per gli svaghi.
C’è chi preferisce depositare i risparmi in banca o in posta mentre altri si affidano ancora al salvadanaio. E poi non mancano quelle persone che decidono di rinunciare a qualche uscita o a un capo d’abbigliamento di tendenza.
Tuttavia la faccenda si complica nel momento in cui si diventa genitori perché si tende a collocare al primo posto i figli. Anziché spendere dei soldi per se stessi si pensa prima alle loro esigenze. Non ci crederai, ma non sempre possono essere aiutati con l’ausilio dei bonifici.
Addio bonifico, ti spiano dall’alto
In realtà le cose non stanno proprio così e ne abbiamo conferma grazie al sito brocardi.it. Il problema non è tanto dare un supporto economico alla prole, bensì fare i conti con l’Agenzia delle Entrate. Si occupa del sistema fiscale italiano ed è alle dirette dipendenze del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tra le tante mansioni garantisce l’adempimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini contribuenti. Uno dei tanti modi consiste nel fare delle indagini, soprattutto in seguito a dei strani movimenti con il denaro. Per questo motivo bisogna stare attenti cercando di non peccare di superficialità, altrimenti qualcuno potrebbe bussare alla tua porta e portare notizie non buone.

La legge è chiara, devi fartene una ragione
La Corte di Giustizia Tributaria è intervenuta sull’argomento riferendo che i prelievi non documentati possono rappresentare un problema, ma solo per gli imprenditori (non per professionisti e autonomi privi di struttura organizzata). Se non ci sarà modo di giustificare con un apposita documentazione una somma versata allora il Fisco la riterrà tassabile e non mancheranno delle sanzioni.
In poche parole quando si invia un bonifico si deve dimostrare l’origine, la natura, le somme che vengono versate e la causale. Questa logica riguarda in particolar modo coloro che svolgono attività di impresa in forma organizzata perché “chi produce o commercializza beni e servizi deve sostenere spese per l’acquisto di materie prime, forniture o prestazioni di terzi”.