Concerto dedicato a Janis Joplin delle “Giovani Leonesse”
Janis Joplin, la donna rockstar per eccellenza, simbolo del movimento hippie, del “Peace & Love”
Martedì 19 aprile alla Casa del Jazz a Roma, il concerto dedicato a Janis Joplin, delle “Giovani Leonesse” ovvero: Costanza Alegiani, voce, Daniela Spalletta, voce, Camilla Battaglia, voce, Cristiana Polegri, sax alto, Helga Plenkensteiner, sax baritono, Marcella Carboni, arpa, Eleonora Strino, chitarra, Gaia Possenti, pianoforte, Federica Michisanti, contrabbasso, basso elettrico, Laura Klain, batteria.
Janis Joplin, la donna rockstar per eccellenza, simbolo del movimento hippie, del "Peace & Love", della ribellione giovanile, del rifiuto delle convenzioni è lo "spirito guida" di questo visionario progetto di 10 donne jazziste che ripercorreranno le principali tappe della vita di Janis Joplin, dalle canzoni degli esordi alla nota Mercedes Benz di postuma pubblicazione. Un viaggio "on the road" passando per molti brani tra cui Try (Just a little bit harder), Kozmic Blues, Summertime, cercando di evocare l'anima di una donna eccentrica, energica e allo stesso tempo tormentata, interpretandola attraverso il linguaggio creativo del jazz.
L'organico di questo gruppo al femminile è estremamente originale e variegato nelle molteplici sfaccettature sonore. Tutte le artiste, tra le più rappresentative del loro strumento nel panorama jazzistico nazionale, provengono da ogni parte d'Italia e sono state segnalate da MIDJ, Associazione Musicisti Italiani di Jazz.
Gli arrangiamenti, curati dalle cantanti stesse e dalle musiciste esplorano diversi linguaggi stilistici ed espressivi. Il background della Joplin, affonda le sue radici nel blues rurale e nel folk americano. La Joplin fu ispirata dalle grandi voci nere di Bessie Smith, Odetta, Leadbelly divenne in pochissimo tempo un'icona del rock blues e della rivoluzione del '68, una donna bianca, al tempo della segregazione razziale, con una voce da “nera”. Con il suo timbro straziante e il suo modo di interpretare grandi canzoni americane ha lasciato un segno nel grande pubblico, come la sua Summertime, che da ninna nanna diventa un inno del rock.
La sua prematura scomparsa ha interrotto una carriera artistica che senza dubbio avrebbe avuto delle risonanze ancora oggi ma il suo esempio di donna “ribelle” alle convenzioni ha senza dubbio coinvolto molte altre musiciste. “Janis stava facendo ciò che nessuna donna aveva mai fatto prima nella storia della musica: si era appropriata di un linguaggio e di uno stile che fino ad allora erano stati appannaggio del mondo maschile, vestiva da uomo, non portava il reggiseno e quando si esibiva aveva un atteggiamento sessualmente provocatorio” Clara Baldi: “Janis Joplin, sepolta viva nel blues”.
La leggenda narra che Janis Joplin scoprì di poter cantare in un viaggio in macchina con i suoi amici che di solito cantavano tutti insieme e stanca di sentirli “distruggere” una canzone della sua amata Odetta li interruppe e la cantò lei stessa, provocando un silenzio attonito. I suoi amici hanno raccontato che fu un momento straordinario perché Janis ne aveva colto timbro, intenzione e feeling, e la sua voce risultava identica a quella di Odetta. E Janis commentò “Hey, I think I have a voice!”.
Ed è quello che le musiciste si propongono di fare: ridarle voce attraverso le loro voci e le loro note.
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55