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Conclave 2013 anticipato abusivamente: Bergoglio non è papa

Siccome ciò che è prescritto nella UDG on è stato rispettato, ovvero l’obbligo di 15 giorni prima di iniziare il conclave, ancora una volta, Bergoglio non è il legittimo papa e non ha alcun diritto

Benedetto XVI, Mercoledì

Benedetto XVI

Come ormai arcinoto, Bergoglio non è il legittimo papa per via dell’inesistenza/nullità della Declaratio di papa Benedetto XVI come atto di abdicazione.

Se il papa non ha abdicato regolarmente, l’elezione che ne segue è nulla e invalida, come affermano gli artt. 76 e 77 della Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II. Per riepilogare:

Tuttavia, c’è anche un altro motivo che rende Francesco uno dei 40 antipapi della storia della Chiesa e riguarda la data di convocazione del conclave (per quanto illegittimo, perché convocato a papa non abdicatario) che lo ha eletto.

Tutto ruota intorno al motu proprio Normas Nonnullas* promulgato da Benedetto XVI il 22 febbraio 2013, nel periodo fra la Declaratio e le presunte dimissioni.

Il titolo vuol dire “Alcune norme” e modifica leggermente la costituzione Universi Dominici Gregis del 1996 arricchendo e completando, fra gli altri, l’art. 37.

Questo diceva che dalla sede vacante, i cardinali elettori devono aspettare per 15 giorni i cardinali assenti e poi iniziare il conclave. Tuttavia, per gravi motivi, si può PROTRARRE il termine anche qualche giorno in più.

Normas Nonnullas ribadisce queste norme, ma fa una piccola modifica aggiungendo che, se tutti i cardinali elettori sono presenti a Roma anche prima dei 15 giorni previsti, si può ANTICIPARE il conclave subito, senza altri indugi.

Una modifica del tutto logica e razionale, per evitare di perdere tempo inutilmente aspettando i 15 giorni canonici qualora tutti i cardinali elettori siano già presenti.

Quindi, considerando che la sede vacante, secondo la versione ufficiale, sarebbe cominciata il 28 febbraio alle ore 20.00, e che il 1° marzo era uscito il bollettino che convocava il conclave, questo sarebbe dovuto iniziare non prima del 16 marzo.

Attenzione, però. Il 21 febbraio, il cardinale indonesiano Julius Riyadi Darmaatmadja aveva fatto sapere che non avrebbe partecipato al conclave per motivi di salute. Il 25 febbraio anche il cardinale scozzese Keith O’brien aveva annunciato la sua assenza per una vicenda di abusi sessuali che lo vedeva coinvolto.
Gli elettori, da un totale di 117 erano scesi così a 115. E così fu.

Nonostante i due assenti, il Collegio dei Cardinali, l’8 marzo, tuttavia fissa il conclave al 12 marzo, con tre giorni di anticipo rispetto al dovuto.

La regola di Normas Nonnullas viene infranta: infatti questa prevede che il conclave si possa anticipare rispetto all’attesa di 15 giorni SOLO SE GIA’ PRESENTI TUTTI I CARDINALI ELETTORI, e invece ne erano assenti due.

Non conta nulla che questi due cardinali avessero dichiarato di non partecipare, per i loro motivi personali: non serve che fossero “assenti giustificati”. Del resto, avrebbero potuto, entro il termine di legge, finanche cambiare idea ed intervenire nella Sacra Assise.

La norma afferma solo che si può anticipare il conclave se tutti gli elettori sono presenti. E non lo erano.

Peraltro, i due cardinali assenti sono rimasti nel pieno diritto di elettori per diverso tempo anche dopo il conclave 2013: Darmaatmadia perderà il diritto di elezione nel 2014, al compimento dell’80esimo anno di età e O’Brien rinuncerà spontaneamente ai diritti e alle prerogative del Cardinalato, (quindi anche al diritto di voto) nel 2015.

Ancora una volta, cala come un maglio l’art. 76 della Universi Dominici Gregis, rimasto pienamente in vigore: “Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione o non fossero state osservate le condizioni qui stabilite, l’elezione è per ciò stesso nulla e invalida, senza che intervenga alcuna dichiarazione in proposito e, quindi, essa non conferisce alcun diritto alla persona eletta”.

Siccome ciò che è prescritto nella UDG on è stato rispettato, ovvero l’obbligo di 15 giorni prima di iniziare il conclave, ancora una volta, Bergoglio non è il legittimo papa e non ha alcun diritto. Non occorre nemmeno una dichiarazione ecclesiastica in proposito.

*Di seguito riportiamo l’art. 37 della Universi Dominici Gregis e la modifica del Normas Nonnullas:

UNIVERSI DOMINICI GREGIS (1996) – GIOVANNI PAOLO II

37. Stabilisco inoltre che, dal momento in cui la Sede Apostolica sia legittimamente vacante, i Cardinali elettori presenti debbano attendere per quindici giorni interi gli assenti; lascio peraltro al Collegio dei Cardinali la facoltà di PROTRARRE, se ci sono motivi gravi, l’inizio dell’elezione per alcuni altri giorni.

NORMAS NONNULLAS (22 FEBBRAIO 2013) BENEDETTO XVI

n. 37. “Ordino inoltre che, dal momento in cui la Sede Apostolica sia legittimamente vacante, si attendano per quindici giorni interi gli assenti prima di iniziare il Conclave; lascio peraltro al Collegio dei Cardinali la facoltà di ANTICIPARE l’inizio del Conclave se consta della presenza di tutti i Cardinali elettori, come pure la facoltà di protrarre, se ci sono motivi gravi, l’inizio dell’elezione per alcuni altri giorni.

Risulta quindi del tutto incomprensibile quanto dichiarato da padre Federico Lombardi l’8 marzo 2013. “Dal momento che tutti i cardinali elettori sono presenti (115), “il collegio può stabilire la data del Conclave anche prima dei 15 giorni della sede vacante”. 

Invitiamo tutti i lettori, fedeli e non, a firmare le seguenti petizioni:

Petizione 1

Petizione 2