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Condono fiscale: i contribuenti avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per i versamenti

“Era una strada obbligata e il Governo ha fatto la scelta giusta”, sottolinea Mauro D’Ambrogio, presidente della Commissione Fiscalità locale e Federalismo fiscale dell’Ordine dei Dottori commercialisti di Roma

Denaro, soldi in euro

Il recente emendamento approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, parte del Decreto Omnibus (Dl 113/2024), ha suscitato particolare attenzione non solo per le disposizioni legate all’accelerazione dei pagamenti del PNRR, ma soprattutto per l’introduzione di un condono fiscale mirato, rivolto a milioni di titolari di partita IVA. Il provvedimento, fortemente voluto dalla maggioranza di Governo, rappresenta un passaggio cruciale sia sul piano politico che economico, con implicazioni significative per il bilancio pubblico e la gestione delle risorse fiscali nel medio termine.

“Era una strada obbligata e il Governo ha fatto la scelta giusta”, sottolinea Mauro D’Ambrogio, presidente della Commissione Fiscalità locale e Federalismo fiscale dell’Ordine dei Dottori commercialisti di Roma e che aveva anticipato il provvedimento nella sua trasmissione su Radio Radio.

Un condono fiscale per le partite IVA: cosa prevede

Il cuore dell’intervento riguarda il condono su cinque anni d’imposta, dal 2018 al 2022, riservato a circa 2,7 milioni di partite IVA che hanno aderito al regime delle pagelle fiscali (ISA) e che sceglieranno di accedere al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024. Un meccanismo consente di regolarizzare la propria posizione fiscale con un costo significativamente ridotto e senza l’applicazione di sanzioni o interessi.

La sanatoria prevede un aumento forfettario dell’imponibile da sanare, con percentuali che variano dal 5% al 50%, a seconda dell’affidabilità fiscale del contribuente. I soggetti più affidabili, con un voto ISA pari a 10, vedranno il loro imponibile aumentare solo del 5%, mentre coloro con un voto pari a 3, considerati meno affidabili, saranno soggetti a una maggiorazione del 50%.

A questo imponibile maggiorato si applicherà un’imposta sostitutiva su tre aliquote: 10% per chi ha un voto dall’8 in su, 12% per chi si attesta tra 6 e 8, e 15% per chi non raggiunge la sufficienza. Inoltre, sarà possibile regolarizzare l’IRAP con un’aliquota unica del 3,9%. Di particolare rilevanza è anche l’ulteriore sconto del 30% applicato agli anni 2020 e 2021, considerati i più colpiti dalle restrizioni legate alla pandemia.

I contribuenti avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per effettuare i versamenti, in un’unica soluzione o dilazionati in 24 rate mensili. Tuttavia, la scelta di aderire al ravvedimento comporta un’estensione dei termini di accertamento fino al 31 dicembre 2027, mentre chi si limita ad accettare il risultato del Fisco vedrà estesi i termini di accertamento di un solo anno.

Le coperture finanziarie e l’impatto sul bilancio

Il provvedimento ha richiesto una serie di aggiustamenti per garantire le necessarie coperture finanziarie, che si sono rivelate decisive per ottenere il parere positivo del Ministero dell’Economia e della Ragioneria Generale dello Stato. L’impatto complessivo è stimato in circa 986 milioni di euro nel periodo 2025-2029, con 144 milioni derivanti direttamente dalla sanatoria e 842 milioni attinti dal fondo per l’attuazione della delega fiscale. Questo prelievo sul fondo destinato alla delega fiscale riduce le risorse disponibili per eventuali altre misure di riduzione della pressione fiscale. Tuttavia, il presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, ha precisato che questo è un problema “puramente formale”, sottolineando che, nella pratica, il condono potrebbe in realtà aumentare il gettito fiscale nel medio termine.

Misure complementari e altre novità legislative

Oltre alla sanatoria fiscale, il decreto contiene una serie di altre misure di rilievo. Tra queste, spicca la bocciatura del cosiddetto “saldo e stralcio” al 50% per i crediti d’imposta legati alla ricerca e sviluppo, che è stato retrocesso a ordine del giorno. Niente da fare anche per la proroga della detassazione sugli impatriati, un regime che aveva coinvolto in particolare gli sportivi professionisti, tra cui i calciatori.

In ambito sportivo, tuttavia, è stato confermato un inasprimento delle regole contro la pirateria televisiva e online. Le nuove norme impongono agli operatori di rete l’obbligo di segnalare immediatamente all’autorità giudiziaria eventuali attività illecite legate alla trasmissione di contenuti coperti da diritto d’autore. La mancata segnalazione potrebbe portare a pene severe, inclusa la reclusione fino a un anno.

Il ruolo del PNRR e le risorse per il sociale

Sul fronte del PNRR, il governo ha introdotto modifiche significative per accelerare i pagamenti. Le amministrazioni centrali responsabili dei progetti finanziati dal Recovery Plan dovranno trasferire fino al 90% del costo degli interventi entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste, una misura pensata per snellire la burocrazia e accelerare l’utilizzo delle risorse.

Sul piano sociale, spicca l’approvazione di un emendamento che aumenta di 2 milioni di euro le risorse destinate al bonus psicologo, portando la dotazione complessiva a 12 milioni. Inoltre, è stato approvato il cosiddetto “bonus di Natale”, un contributo di 100 euro per le famiglie con figli e redditi fino a 28mila euro.