Confsal Unsa Beni Culturali al Ministro PA: Valuti il differimento ferie residue
“Serve un provvedimento che consenta di rinviare le ferie alla fine dell’anno in corso”
“Ci giunge notizia e voce che in molti settori della Pubblica Amministrazione, Ministero dei beni Culturali compreso, si sia deciso un periodo di ferie “forzate” ad alcuni dipendenti a cui era già stata riconosciuta la capacità e la disponibilità a diventare soggetti attivi dello smart working – a parlare è la Segreteria Nazionale della Confsal- UNSA Beni Culturali – Se fosse una regola generale, condivida dalle OO.SS. e dalla stessa PA, potremmo anche accettare di partecipare ad un tavolo di confronto serrato e a più voci per stabilire cosa è meglio per il lavoratore, e cosa è meglio invece per la Direzione da cui il lavoratore dipende. Detto questo – prosegue la nota – ci permettiamo di aggiungere che nessuno può addebitare alla pandemia da Covid-19 l’alibi per delle ferie forzate da imporre ad un lavoratore.
La pandemia è una “tragedia a mondiale”che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha già regolato e risolto con il ricorso allo Smart Working. La pandemia è un evento straordinario e imprevisto e imprevedibile, non si può far carico al lavoratore il peso di ferie non richieste, non volute, non necessarie a nessuno: Neanche alla PA. Detto questo, Signora Ministra Fabiana Dadone, il nostro sindacato propone di evitare uno “strappo” di questo tipo, di prorogare la possibilità di andare in ferie fino alla fine dell’anno solare in corso, o comunque nelle prossimità dei mesi estivi ove il periodo di ferie possa essere effettivamente goduto e di concordare nei limiti del possibile, nel rispetto del diritto del lavoratore, con lo stesso, tempi e modi di fruizione delle ferie da smaltire.
Sappiamo – conclude la nota dell’UNSA – che il contratto collettivo consente il rinvio delle ferie non godute dal lavoratore massimo fino al mese di giugno dell’anno successivo, ma siamo certi che la ministra Dadone, in un momento in cui bisogna gestire diverse emergenze, trovi la giusta disponibilità e la giusta comprensione per affrontare questo problema che interessa gran parte dei dipendenti pubblici”.
*Foto dalla pagina Facebook della ministra Dadone