Consiglio dei Ministri, Sanità: novità per le Liste d’Attesa e stipendi del personale
Il Consiglio dei Ministri si appresta a varare un piano ambizioso ma necessario per sanare una delle ferite più profonde del nostro sistema sanitario
Oggi, martedì 4 giugno 2024, il Consiglio dei Ministri si riunisce a Palazzo Chigi per discutere un tema di cruciale importanza: la sanità pubblica, con un focus particolare sulle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie. Il governo ha predisposto un piano articolato in due fasi, volto a ridurre drasticamente i tempi di attesa per visite mediche ed esami diagnostici, un problema che affligge da tempo il sistema sanitario nazionale.
Un DL ‘Leggero’ e un DL più ‘Ragionato’
La strategia del governo si divide in due provvedimenti distinti. Il primo, un decreto legge ‘leggero’, non richiede ingenti risorse finanziarie e punta a implementare misure immediatamente efficaci. Tra queste, l’erogazione di visite e esami anche nei weekend, la creazione di una piattaforma di monitoraggio delle prestazioni gestita dall’Agenas, e l’interoperatività dei sistemi informativi regionali. Questo decreto contiene anche l’implementazione di Centri Unici di Prenotazione (CUP) regionali, che collaboreranno con il settore privato accreditato, e l’accesso alla telemedicina per medici di famiglia e pediatri.
Parallelamente, è previsto un disegno di legge (Ddl) che richiede un processo legislativo più lungo e l’allocazione di risorse significative. Questo Ddl comprenderà misure strutturali come l’innalzamento del tetto di spesa per il settore privato e l’incremento delle risorse destinate al personale sanitario.
Misure immediate e di lungo termine
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che alcune misure saranno operative immediatamente dopo l’approvazione del decreto legge. Tra queste, l’aumento del tetto di spesa per le assunzioni di personale sanitario dal 10% al 15%, con l’obiettivo di abolire completamente questo tetto entro il 1 gennaio 2025. Questa misura rappresenta un cambiamento epocale dopo vent’anni di restrizioni.
Schillaci ha sottolineato l’importanza di garantire tempi di attesa ridotti per esami diagnostici cruciali come la Tac, evidenziando l’impegno del Primo Ministro Giorgia Meloni su questo fronte. L’istituzione di un’agenda unica di prenotazione, che integri le disponibilità del pubblico e del privato convenzionato, sarà un passo fondamentale verso la trasparenza e l’efficienza del sistema.
Incentivi e monitoraggio
Un’altra misura chiave riguarda la limitazione delle prestazioni in regime di intramoenia, che non potranno superare quelle effettuate nel pubblico per evitare di aggravare le liste d’attesa. Sarà implementato un sistema di monitoraggio dettagliato, regione per regione, per identificare e colmare le lacune nelle prestazioni sanitarie.
Gli operatori sanitari che effettueranno straordinari beneficeranno di una riduzione fiscale, un incentivo che si spera possa migliorare la risposta del personale medico e infermieristico.
Focus sulla salute mentale
Il governo ha destinato inoltre 80 milioni di euro per affrontare le problematiche legate alla salute mentale, particolarmente acute tra i giovani post-pandemia.
Il Consiglio dei Ministri si appresta a varare un piano ambizioso ma necessario per sanare una delle ferite più profonde del nostro sistema sanitario. La riduzione delle liste d’attesa non è solo una questione di efficienza, ma di equità e di diritto alla salute per tutti i cittadini. Se implementato con successo, questo pacchetto di misure potrebbe rappresentare una svolta decisiva per la sanità pubblica italiana.