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Consiglio su sicurezza stradale. Ospite l’ex ferrarista Jean Todt

“2,5 milioni di persone ogni anno perdono la vita in un incidente stradale. In Italia è una questione di infrastrutture e veicoli più sicuri”

In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada che si celebra oggi a Roma, l'Assemblea capitolina, riunita stamattina in seduta straordinaria per l'istituzione della Consulta cittadina della sicurezza stradale, ha visto la presenza di un ospite d'onore: Jean Todt, presidente della Fia e inviato speciale dell'Onu per la Sicurezza stradale, accolto dalla sindaca Virginia Raggi, che è intervenuto in aula Giulio Cesare insieme, tra gli altri, al presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, e ai rappresentanti della Fondazione Guccione.

"Sono qui nella mia veste di inviato Onu per la Sicurezza stradale. Ho partecipato a Torino, insieme al presidente Aci, a un simile evento organizzato dalla sindaca Chiara Appendino e voglio ringraziarvi entrambe per la sensibilità a tale tema", ha detto Todt. "Le associazioni sono importanti risorse che vanno coinvolte per promuovere politiche per la sicurezza dei cittadini: 2,5 milioni di persone ogni anno perdono la vita in un incidente stradale, la morte su strada è tra le prime dieci cause di morte nel mondo, 50 milioni sono i feriti.

Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte a livello globale per i giovani, per le persone tra i 15 e i 29 anni. Sono numeri impressionanti e inaccettabili, 3.400 persone muoiono in Italia ogni anno su strada e circa 250mila risultano ferite. Nel 2015 per la prima volta dal 2001 il numero delle vittime è cresciuto dell'1,1%". In Italia, ha sottolineato l'ex dg della Ferrari, "più che una questione di numeri è una questione di infrastrutture e veicoli più sicuri.

Ognuno deve fare la sua parte. Dall'8 al 14 maggio l'Onu ha indetto la settimana mondiale della sicurezza stradale: è un'occasione per far capire che promuovere l'attenzione alla velocità stradale serve a costruire città più sicure e sostenibili".

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