Contagi in crescita, governo valuta 2 opzioni: lockdown o coprifuoco alle 21
Il premier Conte e il comitato tecnico-scientifico valutano due strategie per ridurre i contagi: coprifuoco o lockdown nazionale
Lockdown o coprifuoco. Se tra sette giorni non si abbasserà la curva del contagio in Italia il governo dovrà scegliere tra due strategie per limitare la diffusione del Sars-CoV-2. Il lockdown o coprifuoco alle 21:00 su tutto il territorio nazionale. Potrebbe trattarsi di un lockdown “morbido”, all’interno del quale le uscite per recarsi al lavoro e a scuola sono permesse.
Queste le ipotesi al vaglio del premier Conte e del comitato tecnico-scientifico, dopo che ieri, 22 ottobre, il numero dei contagi ha registrato a 16.709 casi e 136 morti. Se le mascherine e le “raccomandazioni” non bastano occorrerà un’ulteriore stretta.
Lockdown o Coprifuoco, la soglia 2300
I parametri non cambiano, si osservano la curva epidemiologica e il numero di ricoverati in terapia intensiva. Quota 2300 persone in terapia intensiva, questa la soglia che fa scattare la chiusura delle attività non essenziali e il divieto di spostamento tra regioni.
Eppure restano alcune perplessità. Perché non mettere innanzitutto a riparo le persone fragili per età o patologie pregresse e sistema immunitario debole, cioè coloro che hanno maggiori probabilità di arrivare in terapia intensiva?
Proteggere i più deboli è il dovere fondamentale della società civile e l’unico modo, forse, per salvare anche la possibilità di una ripresa economica.