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Conte difende il Superbonus: “Le truffe sono solo 0,5%”

(Adnkronos) –
"Se c'è un debito buono, significa che non è solo costo ma un investimento e questo sicuramente è stato il Superbonus". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervento al Forum Ambrosetti mentre il dibattito sulle truffe legate al Superbonus si accende, alla luce anche delle ultime news sul tema. Il Superbonus 110%, ha detto, "ha generato quasi 1 milione di nuovi occupati e un risparmio energetico per le famiglie medio annuo di 964 euro, tonnellate e tonnellate di CO2 tagliate e rigenerazione urbana". "Si può anche trovare il capro espiatorio della situazione attuale nel Superbonus – ha ammonito Conte – ma la Gdf ha certificato che dal novembre 2021 a oggi le truffe ammontano allo 0,5% rispetto all'ammontare dei crediti fiscali da Superbonus. Questo per quanto riguarda le truffe. Poi se parliamo di irregolarità, può aumentare questo dato". "Quello che a me preoccupa è che questo governo politico dopo aver tradito buona parte delle premesse non riesca ad avere una visione", ha aggiunto. "Un governo che si è vantato di essere un governo politico, che si è voluto distinguere dal governo tecnico precedente, in realtà ha agito in assoluta continuità, in modo inerziale. Se prendi impegni con gli elettori, non dovresti tradirli, perché questo aumenta la disaffezione. E questo è un problema grave della democrazia. Qui sono tutte piroette e giravolte, dalle accise all'immigrazione", ha detto Conte, che poi ha fatto una battuta alla platea del forum Ambrosetti: "Probabilmente qualcuno in questa platea dice 'e meno male che il governo non ha rispettato buona parte di quegli impegni alla luce di un certo pragmatismo'. Il problema – ha osservato – è che in una situazione come questa, devi avere ancora più coraggio e ancora più visione". "Abbiamo 7 milioni di lavoratori con contratti scaduti. I nostri salari sono decresciuti, non sono cresciuti. Occorre esprimere coraggio e visione. Non vedo da parte di questo governo nessun coraggio e visione", ha affermato. "I dati dell’occupazione erano un vanto di questo governo però erano dati dall'eredità che hanno ricevuto – ha sottolineato Conte -. I dati di luglio sono molto preoccupanti, perché iniziamo a vedere l’effetto del decreto precariato del primo maggio: 73mila occupati, +37mila disoccupati e 14mila inattivi". In questo scenario, per il leader M5S, la "genialata" del governo "è stata pensare di accendere micce in una polveriera sociale smantellando il Reddito di cittadinanza e sostituirlo con una social card che prevede 70 centesimi al giorno per una famiglia che non riesce a sopravvivere". "Abbiamo 5,7 milioni di persone sotto la soglia Isee di 15mila euro – ha ricordato Conte -. Se queste sono le premesse i motivi di preoccupazione per questo governo sono fortissimi". Come forza di opposizione, ha aggiunto il leader M5S, "stiamo lavorando per contribuire in modo costruttivo". Le sfide, ha evidenziato ancora Conte, sono tante: "C’è quella sulla transizione ecologica ,che va cavalcata con massima determinazione e abbiamo parlato anche di intelligenza artificiale. Certo, le stime sono che potremmo arrivare a 18% Pil di incremento ma oggi non ci hanno detto che a quel 18% di incremento di Pil corrisponde un disastro sul piano nazionale. Quando si va al governo non bisogna solo comandare, bisogna saper governare". "Meloni oggi è andata a Monza per ispirarsi perché dobbiamo correre di più. Ma qual era la misura nella legge di Bilancio che dovrebbe farci correre? Qual è in questo cantiere la misura che dovrebbe farci correre?", ha detto ancora, parlando dei "ritardi significativi" nell'attuazione del Pnrr e della frenata del Pil. "La situazione si avvia a essere disastrosa e allora diciamo che avevamo una Ferrari, adesso sta diventando bici a pedalata assistita", ha ironizzato. Sugli accordi commerciali tra Italia e Cina, spiega, “noi non ci siamo pentiti di nulla. Siamo stati il tredicesimo Paese europeo che ha sottoscritto l’accordo con la Cina e abbiamo ottenuto per la prima volta l’inserimento di alcune clausole di protezione per i nostri interessi nazionali. Anche a beneficio di tutti gli altri Paesi", dice rispondendo a chi gli chiedeva se, potendo tornare indietro, accetterebbe di nuovo di sottoscrivere la Via della Sera. “Quell’accordo – spiega Conte – doveva riequilibrare la nostra bilancia commerciale e ci è stato chiesto anche dal mondo delle imprese. Ovviamente poi è arrivata la pandemia e quando si valutano gli effetti di quell’accordo bisogna tenere conto che Cina e Italia sono stati i Paesi più colpiti”.  Per quanto riguarda invece la visita in Cina del ministro degli Esteri Tajani, Conte dice: “Bisognerebbe chiedergli perché è andato in Cina, a dire cosa? Su Cina, Mes, patto di stabilità il governo quando deciderà cosa fare da grande? Questo governo -conclude- non ha coraggio e non ha visione”.   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)