Conte due Roma zero. La Capitale abbandonata dal nuovo Governo bis
Ormai la carica di Sindaco è considerata una punizione. Se vuoi trombare qualcuno, candidalo al Campidoglio e si brucerà da solo
Roma non è una priorità. Non lo è mai stata. Forse mai lo sarà. Anche questa volta nel nuovo programma di Governo, formato dall’asse Movimento 5 stelle e Pd, la Capitale d’Italia è finita nel dimenticatoio dello sviluppo sostenibile delle città, delle città metropolitane, della capitale (appunto), attuando la legge per la valorizzazione dei piccolo comuni.
Una tristezza infinita per Roma che nessuno, da decenni, è riuscito ad amministrare decorosamente. Una città vittima perenne del traffico, della spazzatura e del degrado. Basta leggere i maggiori quotidiani per scoprire ogni giorno una notizia che umilia, che fa accapponare la pelle. Poi però passa tutto, la rabbia si affievolisce. Roma è così, ma è bella lo stesso. Purtroppo non lo sarà per sempre.
Il problema dell’immondizia ormai è diventato una costante, tan’tè che non fa più notizia. Cantieri infiniti in ogni angolo, buche che ormai fanno parte a pieno titolo di nuovi scavi archeologici. Perfino la statua di Garibaldi che da più di un anno non viene riparata.
Chi tocca Roma si contamina e muore. Non esistono nemmeno personalità disposte a fare il sindaco. In questo senso Virginia Raggi è un’eroina che si è immolata sull’altare del Campidoglio. Provate a chiedere a un qualsiasi politico se se la sente di correre per la poltrona di primo cittadino. Non troverete nessuno. Il Palazzo senatorio è considerato una trappola per topi. Un tempo almeno la carica di primo cittadino serviva come trampolino di lancio per incarichi nazionali prestigiosi. Ora rappresenta una condanna. Se vuoi trombare un politico, candidalo a Sindaco della Capitale. Che tristezza.