“Conte rischia il processo del secolo”: ha insabbiato gli errori sul Covid?
Il settimanale tedesco porta alla luce omissioni e forse occultamenti nelle prime fasi della pandemia: dalla querelle sul piano pandemico alle mancate zone rosse nel Bergamasco
L’ex bi-Premier Giuseppe Conte rischia il processo del secolo. Questa, almeno, è la bomba lanciata dal settimanale tedesco Der Spiegel, che ha ricostruito la gestione rosso-gialla dello scoppio dell’emergenza coronavirus. Accusando il precedente Governo di gravi mancanze, omissioni e perfino occultamenti.
La querelle sul piano pandemico italiano
«L’Italia ha reagito troppo tardi e in modo errato alla pandemia. Il Paese è stato travolto, anche perché i piani di crisi erano obsoleti e inadeguati. Gli errori sono stati tenuti segreti».
È un j’accuse durissimo quello che arriva dalla Germania attraverso un lungo reportage dell’ebdomadario teutonico dalla tiratura più elevata. Un’inchiesta impietosa fin dal titolo (“Prima è arrivato il virus, poi l’occultamento”). E che punta il dito contro il secondo esecutivo del fu Avvocato del popolo, a partire dal mancato aggiornamento del piano pandemico, fermo al 2006. Circostanza che potrebbe essere alla base del fatto che «la reazione iniziale degli ospedali fu improvvisata, caotica e creativa».
Così affermava un report dell’Oms che, com’è ormai noto, venne pubblicato il 13 maggio scorso sul sito della World Health Organization e immediatamente ritirato. Vicenda che i clamorosi retroscena svelati dal programma Report hanno trasformato in una sorta di giallo internazionale.
Principale protagonista, suo malgrado, è Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ed ex Direttore Generale dell’Ufficio di Prevenzione di via Lungotevere Ripa. Il quale avrebbe fatto pressioni sull’ormai ex ricercatore della WHO Francesco Zambon affinché facesse risultare che il dossier governativo fosse stato ammodernato nel dicembre 2016.
Forse è anche a questo che si riferisce lo Spiegel quando afferma che «da mesi stanno venendo alla luce nuove omissioni. Non si tratta più solo di tragici casi individuali, ma di fallimenti generali e di insabbiamenti». Su cui, peraltro, già da tempo la magistratura sta cercando di far luce.
Conte rischia il processo del secolo?
L’operato del BisConte è finito nel mirino di varie Procure italiane, tra cui quella di Bergamo. Dove si indaga sulla mancata istituzione delle zone rosse ad Alzano e Nembro, che potrebbe aver causato l’innalzamento dei contagi nella Provincia orobica.
«L’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo Ministro della Salute sono già stati interrogati» ha ricordato anche la rivista amburghese. Sottolineando che gli avvocati dei familiari di molte vittime hanno consegnato agli inquirenti vari fascicoli che inchioderebbero l’ex esecutivo alle proprie responsabilità.
«L’ufficio del Pubblico Ministero deciderà a breve se e contro chi sporgere denuncia» hanno concluso i due autori dell’articolo. Molto presto, dunque, si potrebbe arrivare a una class action dei parenti di coloro che hanno perso la vita a causa del Covid-19.
Anche per questo, Der Spiegel ha evidenziato che Conte rischia il processo del secolo, benché non sieda più a Palazzo Chigi. Ma potrebbe pure essere solo l’ennesimo, deplorevole eccesso di Speranza.