Coordinamento 9 dicembre, nuove proteste a Roma
Da tutta Italia gli ex Forconi tornano in piazza a Roma per protestare contro il Governo
Sono arrivati a Roma da tutta Italia, e continueranno ad arrivare nei prossimi giorni, con le bandiere tricolori in spalla, per rispondere alla chiamata del "Coordinamento 9 Dicembre" che, dopo i presidi e le manifestazioni dei mesi scorsi, ha indetto una nuova settimana di mobilitazione nella Capitale, per protestare contro le politiche del Governo.
Sono il popolo dei disoccupati, degli imprenditori, dei tartassati dalle tasse, sono una fetta di popolo italiano che è stanco di subire e che si è dato appuntamento ieri sera al presidio di Piazzale Partigiani, iniziando una mobilitazione continuata oggi con un corteo che si è concluso poco fa a Piazzale Ostiense.
Nonostante la forte pioggia e il freddo si sono radunati in trecento circa, cittadini italiani, provenienti da più parti d' Italia. Tante le bandiere con il tricolore e gli striscioni di protesta alle quali vengono affidate le storie e le rivendicazioni di chi è sceso in piazza: studenti, imprenditori, commercianti, tutti italiani.
Come Francesco per esempio, che è venuto da Firenze con il treno: faceva l'imbianchino e ora, dopo aver perso il lavoro, si ritrova disoccupato con un mutuo da pagare. O come Fabio, proprietario di una piccola impresa: ha dovuto portare i libri in Tribunale per colpa delle banche. Sono arrivati a Roma perché vogliono che se ne vada questo Governo e questo Parlamento e che sia indetta una nuova assemblea Costituente per ricominciare da capo e cercare di ricostruire il Paese.
Poi ci sono Livia e Michela che sono partite da Genova il 18 gennaio scorso e sono arrivate a piedi a Roma ieri sera per partecipare al presidio: "L'abbiamo fatto per dimostrare che ci sono ancora degli italiani disposti a lottare per il futuro di questa nazione". Michela ha presentato un esposto per denunciare il numero impressionante di suicidi tra i piccoli imprenditori italiani: "Sono tantissimi, accusa, ma nessuno ne parla". E poi continua: "Vogliamo meno tasse, e una riforma di questo sistema contrattuale che alimenta il precariato e non ci permette di avere una stabilità".
Livia è disoccupata anche lei, ha quattro figli e viene da Genova. E' in piazza per chiedere al Governo che venga rispettata la Costituzione e ripristinata la sovranità monetaria.
Enrico, uno dei responsabili del presidio, ci racconta la situazione: il fronte dei "Forconi" si è spaccato perché, accusa, i vari "capetti" si sono piegati ai propri interessi personali. E' rimasto però in questi mesi l' accampamento del "Coordinamento 9 Dicembre" a Piazzale Partigiani che ieri ha chiamato a raccolta tutti i cittadini per continuare a manifestare.
Dopo i problemi che ci sono stati ieri sera con le Forze dell' Ordine, che, dice Enrico, hanno cercato di sgomberare la piazza per il ritiro del permesso da parte del Comune, oggi la situazione è più tranquilla e il corteo si è svolto regolarmente, animato dai cori di protesta e dal canto dell' Inno Nazionale.
Domani, annuncia Enrico, ci sarà una nuova manifestazione, stavolta in centro: "ma non in Piazza Montecitorio, lì ha già organizzato una manifestazione SEL, assieme ad altri movimenti, e noi non vogliamo mischiarci con i partiti".
Le rivendicazioni del Coordinamento, infine, non sono cambiate rispetto ai mesi scorsi: "Questi Parlamentari sono illegittimi e devono essere destituiti, questo sistema politico va cancellato e ricostruito."
Al termine del corteo i manifestanti si dirigeranno verso Montecitorio per presentare, da privati cittadini, delle petizioni al Presidente della Camera dei Deputati, le quali avranno ad oggetto il taglio dei costi della politica, una nuova legge elettorale e la responsabilità dei partiti secondo l' art.49 della Costituzione.