Corcolle, quanto buonismo sugli immigrati!
Le istituzioni tutelano tutti, meno che i cittadini
Dalle periferie romane stanno arrivando segnali forti di insofferenza. I recenti episodi di Corcolle testimoniano l'esaurita tolleranza nei confronti di uno stato e di un'amministrazione scellerati, composti da una classe dirigente abituata a vivere nei palazzi del potere, totalmente ignara e disinteressata dell'esplosività della situazione.
La devastazione dell'autobus 042, avvenuta sabato scorso a suon di sassate lanciate da degli immigrati, e la corsa al pronto soccorso per la povera autista, sono state seguite da dei pestaggi nei confronti di alcuni extracomunitari della zona. La situazione è sempre più tesa: ricordiamo anche che a Corcolle è presente uno dei molti "centri di accoglienza" sparsi sul territorio nazionale per ospitare gli sbarcati di questi mesi. I cittadini hanno manifestato domenica scorsa per lo spostamento in un'altra area del centro di accoglienza di via Novafeltria.
Ed ora arriviamo alle inquietanti questioni che questa excalation pone in maniera impellente: dove sono le istituzioni di fronte al dilagare dell'illegalità? Quali risposte vengono fornite al senso di fragilità e di abbandono in cui questa città e questo paese sono lasciati affogare? Quando smetterà il buonismo di coloro che arrivano a delegittimare l'utilizzo della parola "immigrato", troppo invisa al cittadino italiano, ma preferisce il termine "migrante", forse perchè, psicologicamente, suggerisce l'idea che possa ancora andarsene?
Politici, magistrati ed alti prelati possono stare tranquilli: dalla sicurezza dei loro scranni e delle loro scorte potranno impunemente continuare a farci fervorini sull'accoglienza e sulla convivenza fraterna – come il sindaco Marino che invita a mantenere la calma, ma solo qualche mese fa chiedeva ai ministri Alfano e Lorenzin un aiuto concreto per fronteggiare l'emergenza. Saranno i cittadini, come sempre, a dover pagare le ideologie buoniste di lorsignori. La pace sociale e la lotta all'illegalità non sembrano essere argomenti degni di intervento da parte di quelle istituzioni che, con la propria indifferenza, stanno mandando in cancrena questo paese.
Attenzione ad ignorare le esigenze dei cittadini: chi semina vento, raccoglie tempesta!