Corea del Nord vieta jeans e slang occidentali: campi di internamento per trasgressori
Kim Jong-un avrebbe ampliato la lista nera di abiti, look e preferenze artistico-culturali vietate e inasprito le pene per i trasgressori
Corea del Nord, nuova stretta contro lo stile di vita occidentale capitalista. Kim Jong-un ha annunciato sanzioni contro chi, soprattutto tra i più giovani, indossa tagli di capelli alla moda in Corea del Sud o in Usa. Sarà punibile con la prigionia anche indossare i jeans o pantaloni con risvoltino. Censurati e oscurati anche slang e film stranieri, e i trasgressori in casi gravi possono essere punibili con la pena di morte. Come fa sapere Sky Tg24, il dittatore della Repubblica Socialista monopartitica da 25, 6 milioni di abitanti, avrebbe ampliato la lista nera di abiti, look e preferenze artistico-culturali vietate e inasprito le pene per i trasgressori.
Un’inchiesta delle Nazioni Unite del 2014 sugli abusi di diritti umani ha concluso che “la gravità, l’ampiezza e la natura di queste violazioni rivelano uno stato che non ha alcun parallelo nel mondo contemporaneo”.
Anche per Amnesty International e Human Rights Watch, il livello di rispetto dei diritti umani è uno dei più bassi del mondo. Nel 2019 il Democracy Index ha classificato la Corea del Nord ultima su 167 paesi esaminati, con un punteggio di 1,08/10.