Coronavirus. Domenico Arcuri nominato commissario, chi è la nuova figura chiave
Ha seguito la re-industrializzazione di aree come Termini Imerese in Sicilia e la bonifica dell’aera di Bagnoli a Napoli
Da ieri sera, 11 marzo, quando tutti gli italiani erano con il fiato sospeso, attenti ad ascoltare il discorso solenne ma asciutto, del presidente Conte, sappiamo di una nuova figura, che il Governo ha nominato per prendere decisioni importanti, da quando è scattata la fase “Pandemia”. Si tratta di Domenico Arcuri, 57 anni, calabrese originario di Melito Porto Salvo, sarà il nuovo commissario delegato.
Arcuri, laureato in Economia e commercio alla Luiss, dal 2007 è alla guida di Invitalia, (e lo è stato per 13 anni), l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (controllata dal ministero dell’Economia), di cui ha sfoltito e rinnovato il modello societario. Ha lavorato successivamente all’Iri nel settore della pianificazione, e dell’informatica. Nel 2001 è divenuto partner responsabile per l’Italia del settore “Telco, Media e Technology”, dal 2004 è amministratore delegato nella in Deloitte Consulting, trasformata da lui in una grande azienda nel campo della consulenza alle imprese.
Ha seguito la re-industrializzazione di aree come Termini Imerese in Sicilia e la bonifica dell’aera di Bagnoli a Napoli. Anche per questo Conte lo ha scelto come ruolo chiave per guidarci in questa situazione drammatica e che non ha precedenti.
Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria si è occupato di approvvigionamento di dispositivi medici. Tra le prime misure a cui lavorerà il commissario delegato c’è la “produzione di ventilatori polmonari. Stanno facendo un progetto con un’azienda di Bologna che ha accelerato la sua produzione”, dice il ministro degli esteri Luigi Di Maio a Mattino Cinque.