Coronavirus e Governo: “Italia un’avanguardia? ma se mancano le mascherine”
L’intervista a Marco Antonellis sul Governo Conte, tra discontinuità e ritardi
Il retroscena politico in questo momento in cui l’Italia è investita da un’emergenza sanitaria ma anche da una crisi sociale ed economica. L’analisi di Marco Antonellis, giornalista e direttore di “Affari Italiani Palazzi & potere”.
“In questo momento il dato politico forte è la difficoltà del Governo a fare un decreto legge di sostegno economico. Questo significa che non è un governo coeso, che ci sono dei problemi interni, vuol dire che c’è una strategia ondivaga. Un decreto in tempi di emergenza come quelli che stiamo vivendo, non può attendere, mentre il Governo è in ritardo: rincorre gli eventi piuttosto che prevenirli dando supporto a famiglie e aziende che li vive con dramma e problemi. C’è un allarme sociale in corso, non solo un’emergenza sanitaria. Il decreto era previsto per venerdì 13 marzo, oggi, lunedì 16, ancora non c’è. Vedremo se in giornata arriverà. Però il segnale che al Governo manca prontezza e tempestività, resta. Il primo caso di Coronavirus in Italia, a Roma, lo abbiamo avuto 47 giorni fa, il 29 gennaio, e oggi ancora non abbiamo le mascherine adatte per i medici, per il personale in prima linea, che salva vite e si ammala. Questo si può accettare dopo una settimana, non dopo più di un mese. Il Governo ha già emanato tre decreti che ha dovuto progressivamente cambiare per renderli più rigidi ed efficaci.
Continuo a ripetere, come ho già dichiarato e scritto, che questo si poteva limitare a arginare da subito, se oltre ai voli diretti fossero stati bloccati anche quelli indiretti e da ogni focolaio.
Perché tengo una sorta di ‘diario di guerra’? Perché lo è, perché voglio restare vigile, per mettere insieme i dati in questi giorni concitati, per ripercorrere i fatti e interpretare gli eventi in modo lucido”.