Coronavirus, Ordine dei Medici chiede lockdown totale in tutto il Paese
Serve un lockdown totale in tutta l’Italia, sostiene l’Ordine dei Medici
“L’Ordine dei medici chiede lockdown totale in tutto il Paese”, alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive. E’ quanto si legge sulla pagina Facebook della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri).
“Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale.
O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite”. Lo ha detto all’ANSA il presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli.
Il presidente Anelli, si legge ancora sulla pagina Facebook della Fnomceo: “ha acceso un faro sulla carenza di medici specialisti, mentre 23.000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare.
E le graduatorie sono bloccate per via dei numerosi ricorsi. Anelli chiede, ancora una volta, di ammetterli tutti. ‘Sarebbe una boccata d’ossigeno per il sistema’, ha affermato”.
Scettico, invece, sullo switch di medici specializzati in altre branche verso la cura del COVID. “Se un oculista deve diventare un internista qualcosa non funziona. La formazione non è un optional” ha concluso.
In un mese arriveremmo a 10mila decessi
“Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi”.
“In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Io avrei fatto Napoli zona rossa due settimane fa”. Lo ha affermato Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. La situazione, ha rilevato, è “drammatica, a volte tragica, in continuo peggioramento.
Si profila una tragedia nazionale
Questa si profila come una tragedia nazionale, sono necessari interventi rapidi”. “Era tutto prevedibile. Con il ministro Speranza già il 6 aprile avevamo preparato un piano che però doveva essere recepito dalle Regioni. Alcune lo hanno fatto, altre no”, ha affermato Ricciardi.
(Anb/ Dire)