Coronavirus, sondaggi: italiani preoccupati, ma soddisfatti misure precauzione
Il 37% degli italiani lava di più le mani da quando è scoppiata l’epidemia, ma come viene percepita la diffusione del virus?
Le condizioni della coppia di turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma peggiorano: dopo essere state definite "discrete" ora sono "critiche ma stabili" comunicano i sanitari del reparto per le Malattie Infettive, a causa di un'insuficienza respiratoria in entrambi i soggetti. La loro situazione spinge i medici a tentare anche cure sperimentali, infatti al momento rischiano la vita e ogni terapia rappresenta una speranza di salvarli.
Nel frattempo in Cina il numero dei contagi sale a 24mila, 490 i morti e il virus ha toccato 25 paesi diversi. Sono invece 898 i pazienti dimessi perché guariti dal coronavirus. Proprio in queste ore del 5 febbraio Hong Kong ha stabilito la messa in quarantena per una nave con 1800 passeggeri.
Come viene percepito tutto questo dagli italiani?
Un sondaggio condotto da Swg riporta che il 44% degli italiani è abbastanza preoccupato, mentre il 18% è molto preoccupato. Un 30% si dichiara invece poco preoccupato. Solo per l'8% il virus non desta preoccupazione. Inoltre secondo il 49% dei cittadini dello stivale, il governo ha preso tutte le misure necessarie in questo contesto epidemico. Per il 27% il governo potrebbe fare di meglio e il 24% dice di non avere idea se l'operato del governo sia o meno sufficiente. L'Italia infatti tra gli stati europei è stato tempestivo e coordinato nel prendere le misure di precauzione necessarie, sia attraverso gli scanner per rilevare la temperatura negli aeroporti, si tramite l'informazione corretta dei medici, sia chiudendo il traffico aereo non appena è stata dichiarata l'emergenza sanitaria nazionale.
Alla domanda su quanto le notizie, più o meno reali, sul virus orientale, abbiano inciso sulla vita concreta e quotidiana degli italiani, il 63% risponde che non è cambiato nulla, il 37% ha dichiarato di lavare più spesso le mani e di evitare locali pubblici e affollati. Solo il 3% ha nannullato dei viaggi in programma e l'15 ha acquistato una mascherina.
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