Coronavirus, sospese le domeniche gratuite nei musei Statali
L’ordinanza si è resa necessaria vista l’affluenza di pubblico nei musei durante le domeniche a ingresso gratuito
È stata pubblicata ieri in Gazzetta ufficiale l’ordinanza del Ministero della Salute che sospende le domeniche gratuite al museo, in particolare nei musei Statali.
L’aumento dei contagi da Covid-19 che sta interessando tutto il territorio nazionale preoccupa anche il settore dei Beni Culturali.
Le motivazioni
Il provvedimento è stato preso a seguito della segnalazione da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo della necessità, in attuazione delle misure di riduzione e contenimento del rischio connesso all’emergenza sanitaria da COVID-19, di sospendere l’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso gratuito ai musei e agli altri istituti e luoghi della cultura la prima domenica del mese.
L’ordinanza del Ministero della Salute è motivata in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica a livello internazionale e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia da COVID-19.
Le domeniche gratuite nei musei Statali “hanno dato risultati eccellenti”
La “Domenica al Museo” è stata istituita dal Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini nel 2014.
Dalla loro introduzione sperimentale le domeniche gratis al museo “hanno dato risultati eccellenti”, afferma Franceschini. L’esperienza di questi anni, spiega il ministro, “ha portato nei musei statali italiani oltre 17 milioni di visitatori”.
“In alcuni casi – spiega il ministro – è stata festa di popolo, nei musei sono entrate più persone che in una domenica allo stadio”. Turisti, certo, “ma anche cittadini e famiglie. L’iniziativa ha funzionato anche perché ha portato al museo persone che pur abitandovi vicino non ci erano mai entrate”.
Valore pedagogico quindi, sottolinea il ministro, ma anche finanziario: “perché le domeniche gratuite sono state il traino per i giorni successivi. Hanno portato nei musei nuovi visitatori paganti”.
Bonisoli riduce l’iniziativa a 6 mesi l’anno, ma così non funziona
Nella passata legislatura, il ministro della Cultura, Alberto Bonisoli (M5S) aveva ridotto l’iniziativa a sei mesi l’anno, accordando ai musei la possibilità di scegliere quando applicare la gratuità.
Un esperimento che secondo Franceschini non ha funzionato, portando anche a una riduzione del numero complessivo di visitatori dei musei. Infatti nel 2019, per la prima volta dopo anni, non è aumentato il numero degli ingressi, anzi è calato, seppure di poco.
Gli introiti record a seguito delle domeniche gratuite
Secondo le cifre del Mibact gli incassi totali di musei, monumenti e aree archeologiche hanno compiuto un balzo in avanti dai 40,7 milioni di euro del 2013 ai 45,4 del 2016, perseguendo nel 2015 la cifra di 45,7 mln. L’apice però è stato raggiunto nel 2017 con ben 48,6 milioni di euro.
Ora l’ordinanza pubblicata il 26 settembre dal Ministero della Salute impone l’interruzione dell’iniziativa di successo, vista l’affluenza di pubblico nei musei durante le domeniche a ingresso gratuito.
(Rai/ Dire)