Corte costituzionale salva obbligo vaccinale per over 50 e alcune professioni
La Corte costituzionale si esprime favorevole all’obbligo vaccinale per gli over 50 e alcune professioni lavorative
La Corte Costituzionale si dichiara favorevole all’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali e per gli over 50. Questo è il verdetto di ieri 1 dicembre della Consulta, che ha ritenuto inammissibili e non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari.
Obbligo vaccinale rimane per over 50 e professioni sanitarie
L’obbligo vaccinale per gli over 50 e alcune categorie professionali come quelle sanitarie era stato introdotto dal Governo Draghi nel 2021 come misura anti-Covid19.
La sentenza si pone in linea con la giurisprudenza della Corte che già nel 2018 si era pronunciata favorevole all’obbligo vaccinale in presenza di tre condizioni, ossia il miglioramento della salute dell’individuo e della collettività, conseguenze tollerabili e la possibilità di un indennizzo in caso di danni.
Con l’arrivo della pandemia però la situazione è cambiata e le restrizioni anti-Covid-19 da molti sono state discusse, fino a considerarle parte del disegno di una dittatura sanitaria. Su questo fronte non hanno mai demorso i No Vax, che anche mercoledì scorso 30 novembre in circa una cinquantina si sono recati sotto la Consulta a manifestare contro il “ricatto dello Stato“.
La Corte ha ritenuto inammissibile l’impossibilità per coloro che svolgono professioni sanitarie, ma non al contatto con il pubblico, di svolgere la loro attività lavorativa perché non sottoposti all’obbligo vaccinale.
Invece, sono state considerate irragionevoli e non sproporzionate le scelte fatte sull’obbligo vaccinale del personale sanitario adottate nel periodo pandemico.
Infine, anche sulla proposta di corrispondere un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso per inadempimento all’obbligo vaccinale la Consulta si è espressa come contraria.
Over 50 non vaccinati
Attualmente sono circa un milione e mezzo gli over 50 non ancora vaccinati in Italia. La maggior parte di loro circa 900 mila appartengono alla fascia di età tra i 50 e i 59 anni. Mentre più ligi sembrano essere stati gli ultraottantenni registrano circa 4 milioni di vaccinati.