Cortei nel centro storico, maggioranza spaccata in I Municipio
Il Consiglio del I Municipio vota una mozione per modificare il percorso dei cortei. SEL si oppone
Marino ha detto ‘sì’ al piano speciale di Alfano per Roma, sostenendo di condividere con il ministro tutti gli obiettivi per la Capitale, ivi compresa – probabilmente – la proposta di spostare i cortei dal centro storico.
Diversamente la pensano i suoi alleati nelle liste di SEL, che già sul tema casa e sicurezza hanno avuto modo di sottolineare la lontananza tra loro e il PD capitolino. Peciola, capogruppo SEL in Campidoglio, ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Alfano, classificandole come dichiarazioni spot; i suoi colleghi in I Municipio hanno sostenuto a gran voce la loro contrarietà all’idea di impedire le manifestazioni lì dove i palazzi del potere hanno le loro fondamenta.
Ma il consiglio del I Municipio ieri, ha votato una mozione con la quale si propone, appunto, una revisione dei percorsi dei cortei nel centro di Roma. La mozione, a firma del consigliere D’Ubaldo in quota Lista Marchini, ha poi ottenuto il favore dei colleghi del PD, Lista Civica Marino, e di tutta l’opposizione, compresi MoVimento 5 Stelle, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia e La Destra. Unica voce fuori coro, quella di SEL che, per il tramite dei consiglieri Argilli e Cioffari, ha fatto opposizione alla mozione.
“E’ dovere della maggioranza che governa la città risolvere i problemi quali il diritto alla casa, la riqualificazione delle periferie, e i diritti dei più deboli piuttosto che fare eco alle deliranti affermazioni del Ministro Alfano. E' necessario riformare la gestione dell'ordine pubblico attraverso l'attribuzione di un numero identificativo per gli agenti che devono essere una risorsa impegnata a garantire l'incolumità di tutti” – ha dichiarato Jacopo Maria Argilli.
Gli ha fatto eco il suo collega Mauro Cioffari, capogruppo SEL in Municipio I, che, esprimendo il suo voto contrario alla mozione, ha condannato “il refrain elettorale in salsa reazionaria nel quale centrosinistra e centrodestra, a ridosso delle elezioni, fanno a gara per superarsi. Non ci sarà divieto alcuno che potrà impedire a chi è senza lavoro, senza reddito, senza casa, senza diritti, di manifestare sotto i palazzi del potere”.