Cosentino in pensione: “Lascio perché penso sia la scelta giusta”
Dopo l’annuncio di Matteo Renzi, arrivano le spiegazioni dell’ex segretario del PD romano Lionello Cosentino
E' arrivato prima l'annuncio di Matteo Renzi che quello di Lionello Cosentino. L'ex segretario del PD Roma ha lasciato il suo incarico, dopo le risultanze dell'inchiesta Mondo di Mezzo sulla mafia nella Capitale, come ha annunciato ieri sera a Bersaglio Mobile il presidente del Consiglio. Secondo quanto ha spiegato Renzi, la decisione di Cosentino è stata spontanea: dopo la sua dipartita (politica), l'incarico è stato affidato al presidente del PD Matteo Orfini, e il gruppo capitolino dem è stato commissariato.
"Lascio l'incarico di segretario perché penso che si la scelta giusta" – ha fatto sapere Cosentino, scrivendo una lettera indirizzata agli iscritti, i cui contenuti sono stati resi noti dall'agenzia DIRE. "Nel salutare, però, voglio essere chiaro" – ha specificato Cosentino.
"Quello che emerge da questa inchiesta è terribile, indegno. Il sistema di potere di ex terroristi neri e di banda della Magliana, creatosi ai tempi della Giunta Alemanno, si è infiltrato nella vita amministrativa della città e nella politica, lambisce noi, esercita il suo potere di corruzione. Tutto ciò va spazzato via, e ringrazio la magistratura per il lavoro che fa. Non ci sono santuari da difendere: sia fatta, su tutto, chiarezza" – ha spiegato. Il secondo punto toccato dalla sua lettera, riguarda la convinzione che "in questa situazione, non avrei avuto la forza, da solo, di restituire fiducia al partito. Serviva, è servito un intervento nazionale. Orfini è giovane, bravo, autorevole. Ci aiuterà".
Poi, si rivolge direttamente agli iscritti. "Il partito romano c'è. Tra tante difficoltà e tanta fatica, il partito c'è. Siete voi. Siamo gente seria, che crede in quello che fa. E fra noi tanti giovani. Non fermiamoci. La conferenza per Roma ci ha indicato una strada su cui lavorare. E ora serve, come sempre nei momenti difficili, reagire e mettere in campo tutte le nostre energie".
Infine, passa a difendere la sua posizione: "Per quello che mi riguarda, a chi interessa, voglio dire che non sono implicato nelle indagini e non temo nulla. Non ho niente, ma proprio niente, a che fare con la corruzione e i reati di cui si parla. Chi mi vuol bene, lo sa già. Agli altri dico: 'State tranquilli'. Sono una persona onesta, e lascio la politica povero come ci sono entrato". Quindi, Cosentino va "in pensione. Esattamente una panchina ai giardinetti, con un buon libro in mano. Ai compagni di Monte Mario, il mio circolo, dico: 'Se serve un volantinaggio, ci sono. Fatemi un fischio' ".
Per chiudere, Cosentino ha scritto: "A tutti dico grazie. E un saluto affettuoso, con un sorriso, ai tanti che mi sono stati vicino".
Nel frattempo, il presidente del PD nazionale Matteo Orfini, neo nominato alla segreteria romana del partito, è arrivato in Campidoglio per incontrare il sindaco Ignazio Marino.