Couscous Unplugged 2024: la periferia romana al centro della musica e dell’inclusione
Uno degli aspetti più significativi del Couscous Unplugged è la possibilità per i giovani artisti di emergere
Dal 28 al 31 agosto, Casal del Marmo diventa il palcoscenico di una delle manifestazioni culturali più attese della periferia nord-ovest della Capitale: la terza edizione di Couscous Unplugged 2024. Questo festival, inserito all’interno del cartellone dell’Estate Romana 2024, rappresenta una piccola rivoluzione creativa, fondata su musica, intercultura, integrazione e sostenibilità ambientale. Quattro giorni di eventi, completamente gratuiti, che offrono un’opportunità unica per i giovani artisti di far sentire la propria voce e per il pubblico di godere di un mix di performance musicali, talk e laboratori.
Un format che nasce dal cuore della musica italiana
Couscous Unplugged prende vita come spin-off di Spaghetti Unplugged, celebre format di musica live che ha dato visibilità a numerosi artisti emergenti italiani negli ultimi dieci anni. La formula vincente del progetto ha dimostrato, fin dalle prime edizioni, una sorprendente capacità di attrarre un pubblico variegato e di valorizzare le periferie romane come nuovi centri di creatività e cultura.
La manifestazione non si limita a offrire un palco, ma diventa un vero e proprio laboratorio di idee, dove la musica si intreccia con il dialogo sociale. Il festival accoglie, infatti, non solo artisti affermati ma anche giovani talenti locali, offrendo loro spazi e momenti per esprimersi. Il microfono è aperto, letteralmente, dalle 19:30 alle 20:45 per tutti gli artisti emergenti che vogliono farsi conoscere, mantenendo vivo lo spirito di inclusione e scambio che è il cuore pulsante del progetto.
Couscous Unplugged: una lineup eclettica tra tradizione e innovazione
Il programma del festival è ricco e variegato, con una lineup che alterna nomi di spicco della scena rap nazionale a giovani promesse del panorama musicale italiano. Tra gli ospiti principali spiccano Nesli, veterano del rap e volto noto grazie alle sue partecipazioni a Sanremo; Kento, rapper e scrittore impegnato nella promozione della cultura rap come mezzo di riscatto sociale; e Ugo Borghetti, membro della crew 126, una delle formazioni più influenti della scena rap romana. Accanto a loro, si esibiranno anche artisti emergenti come INCE, idolo dei giovanissimi, e WestHMZ, talento nato e cresciuto proprio nelle strade della periferia romana.
Non solo musica, però. Ogni giornata sarà introdotta da un talk a cura della giornalista Sabika Shah Povia, che affronterà temi legati ai giovani, alla periferia e all’integrazione, in un contesto dove la riflessione sociale è più che mai necessaria. La recente vandalizzazione del murales antirazzista dedicato all’atleta Paola Enogu è solo uno dei segni di quanto il dibattito sull’intercultura sia ancora acceso, e di quanto le periferie abbiano da insegnare su questo tema.
Attività collaterali e Dj Set fino a tarda notte
Il festival non si esaurisce con i concerti. Il programma prevede infatti una serie di attività collaterali che spaziano dalle dance battle curate da MOLINARI Art Center, ai laboratori di scrittura creativa rap condotti dal rapper AKU, fino a tornei di biliardino. Ogni sera, dopo i talk e le esibizioni principali, il piazzale di fronte all’Istituto Comprensivo Pablo Neruda si trasforma in un dancefloor a cielo aperto, grazie ai DJ set che proseguiranno fino all’1:30 di notte. Da FUCKYOURPARTY a TOUCHTHEWOOD, passando per il party GLAMORIZE, il festival promette di far ballare i partecipanti fino a tarda notte.
Una scommessa vinta: cultura e inclusione come motori di cambiamento
Couscous Unplugged è più di un semplice festival musicale: è un progetto di inclusione sociale e culturale che nasce dall’esigenza di portare opportunità e attenzione nelle periferie romane. Come ha dichiarato Davide Dose, ideatore del festival, l’obiettivo è quello di replicare nelle periferie ciò che da anni viene fatto nei quartieri centrali della città: creare spazi di aggregazione dove la musica diventa strumento di crescita personale e collettiva. Il successo delle prime due edizioni ha dimostrato quanto questa formula sia vincente, e ha spinto gli organizzatori a continuare a investire in questo progetto, creando una rete territoriale che coinvolge istituzioni locali, centri di aggregazione giovanile e realtà associative.
Anche il Presidente del Municipio XIV, Marco Della Porta, sottolinea l’importanza di questo evento, definendolo il “festival giovanile più suggestivo della città”. Una scommessa sulla cultura e sui giovani, che si traduce in un pezzo di futuro scritto nei quartieri periferici di Roma, dove la creatività e l’energia dei ragazzi e delle ragazze diventa protagonista.
Un’occasione di visibilità per i giovani talenti
Uno degli aspetti più significativi del Couscous Unplugged è la possibilità per i giovani artisti di emergere. Tra tutti i partecipanti all’open mic, infatti, verrà scelto un vincitore che sarà sostenuto da Spaghetti Unplugged con la produzione, distribuzione e promozione di un singolo musicale. Un’opportunità concreta per entrare nel mondo della musica, supportata anche dal programma Periferiacapitale della Fondazione Charlemagne, che sostiene il festival.
Come partecipare: indicazioni pratiche
Raggiungere Casal del Marmo per partecipare al Couscous Unplugged è semplice. A piedi, la stazione di Ottavia dista solo 15 minuti, ma sono disponibili anche diverse linee di autobus e treni. Il festival si tiene nell’area antistante l’I.C. Pablo Neruda, che sarà animata ogni giorno a partire dalle 17, con food truck e stand gastronomici per accogliere il pubblico.