Covid-19, Costa: “bisogna convivere con il virus. Stop quarantene e chiusura scuole”
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, dice stop alle quarantene per gli asintomatici e alla chiusura delle scuole anche in zona rossa. E’ necessario tornare alla normalità convivendo con il virus
Si aprono nuove discussioni sulle restrizioni anti-Covid. Dubbi sulle quarantene per gli asintomaci o per chi ha la terza dose.
Il sottosegretario della Salute, Andrea Costa, sottolinea in un’intervista al Giornale, che “per tutti coloro che hanno rispettato in maniera fedele restrizioni e regole dobbiamo offrire uno scenario diverso“.
Infatti, sono molti i cittadini che nonostante abbiano fatto anche la terza dose sono costretti a dover subire quarantene.
Non è possibile ancora rimanere alle precedenti restrizioni, “stop alle quarantene per gli asintomatici vaccinati e alle chiusure delle scuole anche nei comuni in zona rossa“.
Infatti, l’obiettivo “è quello di convivere con il virus. Dunque, smettiamola di fare i tamponi agli asintomatici. Non è che tutti i giorni bisogna misurarsi la febbre per capire se si ha l’influenza. Il termometro si usa solo se non ci si sente bene“, continua Costa.
“Bisogna poter circolare liberamente, con le dovute cautele“. Le mascherine servono proprio a questo. Con la variante Omicron, la maggior parte dei vaccinati non si è accorta neppure di aver contratto il virus. Questo significa che i sintomi sono lievi o addirittura nulli.
Inoltre, continua Costa, “la Dad solo per i più piccoli quando ci sono contagi perché loro ancora sono molto scoperti”. Tuttavia, è fondamentale tenere aperte le scuole, per dare “un segnale tangibile di un Paese che non vuole tornare a chiudere, è un messaggio di speranza e fiducia“.
Roberto Speranza apre un tavolo tecnico per discutere con le regioni
“La vita della grande maggioranza degli italiani in questi mesi è stata senza grande limitazioni. E’ chiaro che nelle prossime settimane dovremmo aprire un confronto con le regioni e nelle prossime ore apriremo un tavolo tecnico per affrontare le questioni che hanno proposto” sottolinea il ministro Roberto Speranza.
Infatti, ancora sono aperte le discussione dopo le ultime restrizioni emanate dal Governo. Ancora in dubbio è la colorazione delle regioni.