Covid 19 e la variante inglese: contagio più diffuso tra i bambini?
Con l’arrivo della variante inglese e brasiliana nel Centro Italia, alcuni focolai hanno portato alla chiusura di varie scuole
Le fasce più giovani della popolazione, dall’inizio della pandemia fino a oggi, sembrano essere state le meno a rischio con sintomi lievi o casi asintomatici.
Inoltre, i bambini si sono ammalati di meno e, sotto i dieci anni di età, sono apparsi meno contagiosi.
Eppure, con l’arrivo della variante brasiliana nel Centro Italia, alcuni focolai hanno portato alla chiusura di varie scuole e, notizia degli ultimi giorni, nel focolaio di Bollate (MI) con 59 persone positive tra studenti, insegnanti e familiari, quattro sequenziamenti su quattro eseguiti risultano di variante inglese.
In totale, si stimano coinvolti 700 studenti con molte scuole ferme
Anche l’Umbria fa i conti con la nuova variante brasiliana e inglese, in particolare in provincia di Perugia, dove si è concentrata la maggiore incidenza dei casi in tutte le classi di età e, nell’ultima settimana, soprattutto nelle fasce 6-10 e 11-13 anni.
A fronte della maggior incidenza del virus tra i bambini nelle zone in cui circolano le varianti, sorge spontanea la domanda “Ma le varianti del Covid si diffondono di più tra i bambini?”
Per quanto è al momento noto dalle indagini effettuate, la variante inglese si trasmette con più frequenza in tutte le età mentre per la variante brasiliana gli studi sono ancora in corso.
L’Istituto Superiore della Sanità dichiara infatti che “Ci sono ancora molti studi in corso, ma al momento non sembra che la variante inglese abbia come target specifico i bambini, ovvero non li infetta in maniera particolare rispetto agli altri“.
Anche le analisi eseguite nel Regno Unito non hanno rilevato che la variante inglese abbia una prevalenza tra bambini e ragazzi.
Quello che emerge è invece la maggior carica virale della variante che porta, di conseguenza, a un aumento della trasmissibilità e dei contagi in tutte le fasce della popolazione, inclusa quella dei più giovani.
Rimane, quindi, di fondamentale importanza agire sulla prevenzione del contagio e monitorare la salute dei bambini rivolgendosi agli esperti di riferimento.
In un periodo particolare come questo in cui è necessario limitare i contatti esterni per la sicurezza di tutti, può essere utile esprimere i propri dubbi sul benessere dei più piccoli tramite chat con un pediatra, una modalità semplice, veloce e all’avanguardia per ricevere un consulto professionale in qualsiasi momento senza spostarsi da casa.