Covid-19, ipotesi coprifuoco, esercito e chiusura cinema e parrucchieri: stasera parlerà Conte
Questa sera, 16 ottobre, il presidente Conte potrebbe annunciare il coprifuoco e ulteriori restrizioni per contenere i contagi da Covid-19
Coprifuoco alle dieci della sera e didattica a distanza nelle scuole superiori. È su queste nuove misure che nel governo si discute per cercare di arginare la crescita dei contagi da Sars-coV-2.
Giuseppe Conte ha lanciato un nuovo appello agli italiani sul social Twitter: “Rispettiamo le nuove disposizioni, seguiamo le raccomandazioni, facciamo del bene al nostro Paese”.
Coprifuoco alle 22:00 e chiusura attività non essenziali
Tra le ipotesi anche lo stop a palestre, parrucchieri, saloni di bellezza, cinema e teatri per salvare la scuola e la didattica in presenza.
Secondo La Stampa, oggi, 16 ottobre, il presidente Conte potrebbe annunciare la chiusura di tutte le attività alle ore 22:00.
Insomma il Dpcm del 13 ottobre sarebbe già da superare e integrare con nuove norme.
La situazione a Roma, Napoli e Milano
Una riunione della prefettura di Roma che si è svolta nella Capitale non escluderebbe anche l’impiego dei militari di Strade Sicure per incrementare i controlli sulla movida e sugli assembramenti. In settimana è in programma una nuova riunione per fare il punto sulla situazione.
A Milano l’indice di contagio Rt, ossia l’indice di trasmissibilità, è schizzato sopra 2. Per questo a Milano come a Roma si lavora su incentivi allo smart working e incremento dei mezzi di trasporto pubblico, per ridurre le occasioni folla e assembramenti.
Mentre in Campania è scontro fra il governatore della regione Vincenzo De Luca che ha chiuso le scuole almeno fino al 30 ottobre e la ministra Lucia Azzolina.
Nell’ordinanza campana è introdotto anche il divieto di organizzare feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente.
Nicola Zingaretti, ha dato il suo sostegno al presidente Vincenzo De Luca, fortemente preoccupato per la densità abitativa di Napoli.