Covid-19, malori improvvisi, morti nel sonno e infarti in giovane età. Perché?
A luglio del 2022 secondo Istat c’è un dato anomalo sulla morte dei giovani: serve uno studio senza pregiudizi
Quando l’Istat, che ricordiamolo è lo strumento istituzionale con cui il Governo analizza la situazione complessiva del Paese anche ai fini del processo di decisione politica, certifica un eccesso di morti in una fascia di età, prima di giungere a conclusioni premature e probabilmente affrettate dovremmo porci degli interrogativi su cosa abbiamo attraversato in questi ultimi 36 mesi: pandemia Covid-19 e vaccinazione di massa, la più estesa mai praticata in Italia.
Infatti, nei primi sei mesi del 2022, secondo ISTAT, si registrano 357.000 decessi nella popolazione italiana. Fortunatamente un netto calo rispetto al 2021 e al 2022, anni di piena pandemia anche a livello di morbidità e mortalità, ma un dato purtroppo ancora in salita rispetto al periodo antecedente pre pandemico 2015-2019 e a questo ISTAT giustamente si raffronta.
Il dato anomalo: i decessi del mese di luglio 2022
E quello che è incredibilmente alto è il numero di decessi del solo mese di Luglio 2022 (ben 62.000 decessi) che sono sempre secondo ISTAT circa il 20 % in più rispetto a quelli degli anni precedenti. Fin qui i numeri grezzi, i numeri in valore assoluto, che dovrebbero essere la fonte e la base del ragionamento.
Poi, per cercare le possibili cause, ISTAT fa giustamente riferimento alla media delle temperature del periodo in oggetto (molto elevate), ma queste dovrebbero essere correlate ai valori di mortalità anche degli altri paesi europei simili per latitudine e climatologia, a cui invece ISTAT fa solo un generico riferimento. Ma ci domandiamo: l’homo italicus è diverso forse da quello greco e spagnolo o da quello francese? Probabilmente no. E allora?
Lo studio deve concentrarsi sulla mortalità tra i giovani
Invece ISTAT, affrontando lo stesso tema della mortalità in Italia, documenta un picco di infezioni Sars Cov2 (ben 2.5 mln) in questo mese dell’ anno 2022 e non parla di malattia Covid19 giustamente a differenza di certi organi di stampa e media nazionali. La segnalazione perviene al Ministero della Salute dalle Regioni e Provincie Autonome, ma non è ben chiara la procedura utilizzata (cartacea, informatica) né se esistano omogeneità nella raccolta, registrazione, certificazione e validazione ed infine trasmissione dei dati.
Come se le infezioni (?) da questo virus avessero direttamente o indirettamente una correlazione con la mortalità in eccesso. Non si capisce se si concentra nella sola fascia degli ultra 80 anni, (dove peraltro la mortalità complessiva sembrerebbe simile per fascia di età a quella della annata 2015-2019), sia pure con una elevata frequenza di positività alla infezione da Sars Cov 2. Insomma è come se questa infezione Sars Cov 2 fosse ormai diventata un marchio da dovere assegnare a qualsiasi tipo di morbidità o mortalità.
Ma la causa di questo eccesso di morti dove sta realmente, ci chiediamo noi, e soprattutto come è distribuita per fasce di età? Perché anche un solo morto in eccesso nella cruciale fascia dai 15-35 anni sarebbe problematico e grave: a questa età non si dovrebbe morire mai.
Quanto ai grandi anziani, il clima sfavorevole potrebbe avere agito da concausa nel determinismo dell’ eventuale eccesso di morti. Ricordiamoci che in Italia gli over 80 nel 2011 secondo ISTAT erano 3.6 mln e nel 2022 erano diventati 4.2 mln un fenomeno che pesa enormemente sulla distribuzione delle ricchezze e sulla erogazione quantitativa e qualitativa delle cure.
Malori improvvisi tra i giovani: serve determinismo reale senza pregiudizi
Noi, a differenza di quello che in molti scrivono e dicono, riteniamo che ci si debba concentrare soprattutto sul determinismo reale di TUTTE le concause che stanno alla base di questo incremento di mortalità e questo dovrebbe essere soprattutto per amore di verità.
Determinismo vuol dire levarsi i paraocchi biennali e guardare a come per esempio, oltre a Giove pluvio, la pandemia Covid 19 quasi triennale e la massiccia operazione di vaccinazione della popolazione italiana avrebbero inciso REALMENTE sul determinismo degli stati di salute della popolazione italiana con particolare riferimento alle fasce di età più giovani (<50 anni).
Da più parti, vengono infatti segnalate situazioni discretamente numerose di “malori improvvisi”, “morti nel sonno”, “infarti in giovane età” e di questo risulta che il tema venga anche affrontato in sessioni di importanti convegni cardiologici. Se questo corrisponderà davvero ad un eccesso di mortalità nella fascia giovanile, soprattutto per tipologia di accadimenti, rispetto al periodo ante-Covid 2015-2019 servirà una potente indagine statistica concentrata su più aree geografiche della penisola italiana per stabilirlo.
Indagine che dovrà essere necessariamente scevra da condizionamenti e conflitti di interesse economici, sociali, mediatici e politici di qualsiasi tipo, anche perché il mandato popolare del 25 Settembre su questo è stato ben chiaro e parla di cambiamento. E cambiamento, anche nel metodo di analisi e studio dovrà essere se si vorrà rispettare il mandato popolare democratico. Chi vivrà vedrà.