Covid-19, San Marino: “Chi non si vaccina, paghi le cure”
Covid-19: la ricetta di San Marino per rispettare la volontà individuale ma anche la garanzia alla salute pubblica
Covid-19, l’ipotesi di San Marino. O ti vaccini o paghi le cure se ti ammali. La proposta, avanzata dal ministro alla Sanità sammarinese, Roberto Ciavatta, è al vaglio del governo. Probabilmente sarà questa la ricetta che l’antica repubblica adotterà per rispettare sia la volontà di non vaccinarsi, sia quella dei cittadini di essere protetti da un’infezione virale e quindi sociale.
Anche a San Marino, come in Italia, il vaccino sarà gratuito, e sarà fornito dallo stato italiano. La draconiana campagna di vaccinazione di massa nel nostro paese inizierà infatti a gennaio 2021. Coloro che possono essere esonerati sono le persone con gravi allergie o a cui i medici lo sconsigliano perché non compatibile con le loro condizioni di salute.
Covid-19 San Marino, precedenti giuridici
Non è la prima volta che San Marino prende decisioni di questo tipo. Lo aveva già fatto nel 1995, quando aveva imposto un’assicurazione obbligatoria per eventuali danno contro terzi, ai genitori di figli non vaccinati, (legge 23 maggio 1995 n. 69- art.7).
Nel nostro paese, una delle ipotesi per conciliare salute pubblica e libertà individuali è quella del commissario straordinario Domenico Arcuri, di istituire un patentino per i vaccinati. “Una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto”, ha dichiarato.
Dunque un metodo di tracciamento che di fatto costringerebbe i non vaccinati alla somministrazione, in quanto a questi ultimi potrebbero restare inaccessibili luoghi di lavoro, ma anche di cultura, svago e socializzazione (concerti, discoteche, mostre, congressi ecc).
Come tenere insieme democrazia e salute pubblica? Costi sanitari e libertà di scelta? È certamente un nodo politico ma anche un dilemma filosofico.