Covid-19, Spallanzani: “Vaccino italiano, così procede la sperimentazione”
L’importanza del vaccino anti Covid-19 italiano è anche politica: è rischioso dipendere da altri stati per la nostra sicurezza sanitaria
Vaccino anti Covid-19 italiano e ultime notizie sui contagi. La nostra intervista esclusiva all’infettivolo dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, Mauro Zaccarelli.
“Allo Spallanzani abbiamo alcuni casi di Covid-19, un’ottantina di ricoverati, mediamente sono tutti in buone condizioni. I casi sono aumentati, ma nel Lazio i decessi si approssimano allo 0, anche ieri 31 agosto non vi sono stati decessi. Questo generalmente perché si tratta di pazienti giovani, capaci di reagire nel migliore dei modi al virus. I più hanno contratto l’infezione in vacanza, da ciò che raccontano dei luoghi frequentati prima del ricovero.
Per quanto riguarda il vaccino in sperimentazione sui primi volontari, ciò che conta è che si tratta di un vaccino costruito con gli stessi criteri e metodi dei vaccini in fase più avanzata e questa è garanzia di efficacia e di sicurezza. L’utilità di un vaccino interamente italiano è in un certo senso più di tipo commerciale e politico, in quanto possiamo essere più indipendenti con un vaccino prodotto da noi nel nostro paese.
Lo prova ciò che è successo con il Remdesivir negli Usa. Questo farmaco, al momento l’unico che funzioni contro il Sars-coV-2, è prodotto da una ditta americana e gli Stati Uniti si sono accaparrati il 95% delle scorte. Perciò a noi arriva con il contagocce. Per evitare che questo accada anche con il vaccino lo produciamo con le nostre regole e i nostri mezzi.
La sperimentazione italiana per ora non presenta problemi e il monitoraggio procede con un’osservazione fissa e continua dei pazienti. I pazienti possono rivolgersi a medici 24 ore su 24. Tuttavia per avere certezze sulla sua efficacia dobbiamo aspettare ancora almeno qualche mese”.