Covid-19, test sierologici per Polizia Locale. L’annuncio di Virginia Raggi
Marco Milani: “da Comune attenzione alla categoria”
Covid-19, test sierologici per Polizia Locale. L’annuncio di Virginia Raggi. «Apprendiamo dalla stampa romana, come la Sindaca Virginia Raggi abbia dato mandato alle strutture dell’IPA di procedere ai test sierologici, per gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. Agenti quotidianamente impegnati nelle attività di controllo su strada».
Raggi test sierologici per Polizia Locale: da Comune attenzione alla categoria
UGL, Marco Milani: «Come sindacato di categoria non possiamo non esprimere il nostro apprezzamento per l’attenzione dimostrata nei confronti dei caschi bianchi romani. Nel rammentare come, il monitoraggio nei confronti degli Agenti sia elemento indispensabile nel garantire la sicurezza, cogliamo l’occasione per ricordare ad altri amministratori pubblici, che non è con la politica dei “prevediamo, concorderemo, firmeremo e faremo».
«Ne con dichiarazioni di intenti, che si gestiscono urgenti e sentite problematiche, in specie nel corso di fasi emergenziali». Così in una nota il Coordinatore Romano UGL PL Marco Milani, per Covid-19, Virginia Raggi annuncia test sierologici per Polizia Locale.
Covid-19. Polizia Locale estromessa dalla delibera della Regione Lazio
Nei giorni scorsi, Marco Milani, Coordinatore Romano UGL per la Polizia Locale aveva dichiarato: «L’ennesimo schiaffo a una categoria, mai come ora in prima linea. Registriamo a malincuore l’ennesimo schiaffo alla categoria. Uno schiaffo che addolora ancora di più, perché proveniente dalle istituzioni regionali, le stesse che hanno competenza costituzionale in materia di Polizia Locale».
«Non sfugge al personale, e persino ai cittadini, il contributo importante che i caschi bianchi stanno profondendo nella battaglia comune all’emergenza Covid. Solo a Roma i 300 posti di controllo quotidiani, per ogni turno di servizio, hanno prodotto oltre 800000 interventi dall inizio dell’ emergenza. Le Polizie Locali d’Italia hanno già, purtroppo, avuto i loro primi caduti e decine di colleghi, stanno lottando in questo momento per evitare di aumentarne le fila».
«Giudichiamo irresponsabile e deprimente questa immeritata mancanza di collaborazione, proveniente proprio dall’istituzione che dovrebbe valorizzarci e motivarci. Continueremo come sempre a profondere il massimo sforzo, anche in forma straordinaria fino alla fine dell’emergenza ma non dimentichiamo e presto o tardi tornerà il momento delle legittime rivendicazioni».